Con SharenSplit durante le vacanze l’affitto non si paga!

Marcello Pelucchi e Marco Pignattari sono due ventiduenni brianzoli, assieme hanno fondato SharenSplit una startup che permette agli studenti universitari di non pagare l’affitto quando non usufruiscono dell’abitazione. Proprio per questo la startup si chiama SharenSplit che deriva da Share “condividere” e Split “dividere” che in questo caso sono i costi dell’affitto.

Marcello quando sei arrivato a Londra? 

«Sono arrivato a Londra nel 2015 per studiare Management alla Goldsmiths, University of London. Durante questo periodo di tempo cambio varie case – attualmente è la quarta – perché desideravo non pagare l’affitto durate le vacanze. L’anno accademico qui in Inghilterra va da settembre a maggio, quindi io come tanti altri studenti mi ritrovavo a pagare quattro mesi d’affitto, durante la quale non usufruivo dell’abitazione.

Per non pagare l’affitto in questo periodo, ho chiuso contratti a maggio/giugno e ne aprivo dei nuovi che partivano da settembre. Non trovavo una soluzione a questo problema dato che fare quattro traslochi in quattro anni non è la situazione ideale e quindi ho deciso di crearmi una soluzione.

Propongo a Marco l’idea durante il viaggio di laurea negli Stati Uniti, ha subito accettato e anche lui si è trasferito a Londra per realizzare assieme a me SharenSplit. Dall’agosto 2018 iniziamo a lavorare sulla piattaforma, con l’aiuto di alcuni amici iniziamo a svilupparla e dall’ otto ottobre è live.»

Che cosa offre SharenSplit? 

«È una piattaforma che permette agli affittuari di non pagare l’affitto quando non utilizzano la proprietà – è una forma di subaffitto fatto in una forma legale e sicura – in più permette ai proprietari di casa di guadagnarci e agli inquilini di non pagare l’affitto quando non usufruiscono dell’abitazione.»

Come funziona?

«Gli affittuari si iscrivono alla piattaforma, ci forniscono alcuni dati, noi ci mettiamo direttamente in contatto con loro e con il proprietario di casa (del quale abbiamo i contatti tramite gli affittuari) una volta che riceviamo il consenso a subaffittare da parte del proprietario di casa procediamo recandoci nella casa per scattare delle foto e creare l’annuncio su siti come Airbnb o Booking.com. All’interno di questi siti il prezzo a cui vengono affittate le case è in media il doppio di un comune affitto a lungo termine.

Ad esempio se una casa costa 500€ al mese, la stessa casa all’interno di queste piattaforme viene affittata all’incirca a 1000€ di questi ultimi diamo il 65% al inquilino e il 27% al proprietario di casa – che avrà guadagni superiori alla media, delle garanzie ma soprattutto eviterà che l’inquilino affitti illegalmente che è una prassi abbastanza diffusa.»

A chi è dedicato il servizio?

«Inizialmente nasce come un servizio dedicato agli universitari, ma ci siamo resi conto – in questi mesi – che c’è richiesta anche da parte di professionisti che per lavoro viaggiano molto e capita che per diverse settimane non usino la propria abitazione.»

SharenSplit opererà solo su Londra? 

«Degli studenti universitari fuori sede ci hanno chiesto di portare la piattaforma anche in Italia. Per ora iniziamo da Londra.»

Un consiglio che daresti ai giovani che desiderano realizzare la propria startup?

«Provateci se lo sentite veramente! Io non ho ancora avuto successo – e non so se lo avrò – però in realtà non è quello che mi interessa. Il mio obbiettivo principale è quello di risolvere un problema.

Chi fa startup e riesce nel suo intento, nella maggior parte dei casi ha sentito un problema sulla sua pelle e ha cercato e trovato una soluzione.

Provateci anche in Italia – io personalmente non ho esperienze in Italia – ma posso dirvi che qui nel Regno Unito sei molto incoraggiato. Qui a Londra basta andare ad eventi dedicati al mondo delle startup e vedere persone entusiaste del tuo progetto, della tua idea e molto spesso lo sono anche più di te!

Altra cosa importante circondatevi di persone che vi supportino – è fondamentale – perché non è facile andare avanti e ci vuole tanta forza.

Altro consiglio provate a lasciare anche casa – non è detto che poi dovrete farlo per sempre – io personalmente penso che in futuro – magari non a breve – tornerò in Italia tutti gli affetti sono li. Mi trovo qui a Londra non perché mi sono innamorato ma perché Londra è il luogo in Europa dove c’è più probabilità di riuscire a realizzare i propri progetti.»

Grazie Marcello 

Gloria Chiocci