Oggi con Laura Fasano (27 anni) tocchiamo un tema ancora troppo poco conosciuto tra i giovani, quello della multipotenzialità. Laura è una laureata in psicologia, blogger, appassionata di tecnologia, marketing e innovazione. Ma come fa a coniugare tutti questi interessi? Facile! Ha scoperto di essere una multipotenziale! Ma chi sono? Scopriamolo con Laura.
Ciao Laura! Vado diretta al punto, chi è una persona multipotenziale?
«Il multipotenziale è una persona che ha interessi e competenze in ambiti anche molto diversi tra loro ed ha competenze trasversali anziché verticali. La principale caratteristica è l’attrazione per ambiti diversi che sembrano non c’entrare nulla uno con l’altro. Nel mio caso ad esempio ho studiato psicologia e sono appassionata di tecnologia, innovazione, marketing e potrei ancora elencarne!
Una persona con il multipotenziale non è indecisa, insicura, né “malata”, ha semplicemente bisogno di creare la propria strada. Se per una persona che ha un unico interesse la strada è più lineare e in un certo qual modo già scritta, il multipotenziale deve costruirla.»
In quali ambiti lavorano maggiormente?
«Spesso lavorano in proprio, si inventano un lavoro che unisce tutti i loro interessi e passioni un po’ come è successo a me creando il blog Benessere Tecnologico e la pagina Instagram per unire la psicologia alla tecnologia. Se non si può, l’alternativa è quella di sviluppare le proprie passioni tramite gli hobby.»
Quando hai realizzato che l’unione tra psicologia e tecnologia poteva diventare il tuo lavoro?
«Durante la laurea magistrale in Psicologia per il Benessere, seguendo un corso di psico-tecnologie. Durante quel corso ho trovato il punto di unione tra l’ambito della psicologia e quello della tecnologia, da quel momento ho capito che i miei due mondi potevano fondersi e concretizzarsi in un lavoro che unisse studi e passione.»
Come hai scoperto di essere un multipotenziale?
«Casualmente in un TED, ascoltando lo speech di Emilie Wapnick “Perché alcuni di noi non hanno un’unica vocazione”. In quel momento ho realizzato che non ero io quella sbagliata ma i miei tantissimi interessi sparsi avevano un nome: multipotenzialità.
Fino a quel momento vivevo questa condizione come un vero e proprio disagio perché non riuscivo a scegliere quale strada intraprendere e allo stesso tempo non ero disposta a rinunciare a nessuno dei miei interessi. Da quel momento in poi sono stata più serena perché fino a che non sai di essere un multipotenziale puoi vivere male anche perché la percezione che si ha all’estero è quella della “persona dalle idee non chiare e che salta da una cosa all’altra.»
Oggi tecnologia e psicologia come e quanto si fondono?
«Oggi la psicologia sta diventando super importante sia nel mondo digital che tecnologico, questo perché il digitale è ormai parte costante delle nostre vite e di conseguenza c’è bisogno di una nuova prospettiva come sai bene anche tu!
La tecnologia e la psicologia oggi si sono fuse in nuove figure professionali che cercano di evidenziare come la tecnologia e gli strumenti digitali possono migliorare la vita delle persona, facendo anche emergere i limiti o i rischi, come ripeto spesso: la consapevolezza è la miglior arma!»
Un consiglio a chi ha scoperto da poco di essere un multipotenziale?
«Sperimentate, contaminatevi, parlate con altri multipotenziali e non abbiate paura, perché prima o poi la quadra si trova! Il secondo consiglio è quello di non ascoltare troppo gli altri e andare dritti per la propria strada, perché non esiste un’unica via ma bisogna creare quella giusta per noi!»
Grazie Laura!
Gloria Chiocci