Eugenio Zuccarelli, 28 anni è di Genova, cresciuto nella zona di Sturla. La sua è una storia di talento italiano che guarda al mondo; dopo la triennale in Ingegneria Elettronica e Tecnologie dell’Informazione all’Università di Genova e un Master in Biomedical Engineering with Neurotechnology all’Imperial College di Londra è partito alla volta dell’America dove ha frequentato un Master of Business Analytics al MIT, per poi passare ad Harvard. Attualmente Eugenio si trova a News York dove lavora come Data Science, una delle professioni maggiormente sulla cresta dell’onda. Andiamo a conoscere insieme la sua storia e l’importanza dei dati nella vita di tutti noi!
Italia, Inghilterra, America quando hai capito che il mondo dei dati sarebbe diventato il tuo futuro?
«Come spesso accade, è stato più un processo che una realizzazione istantanea. Sono sempre stato affascinato dalla tecnologia e l’ingegneria. Soprattutto negli ambiti più avanzati e futuristici come la robotica. Per quello ho iniziato il mio percorso universitario studiando ingegneria elettronica e software; presto però mi sono reso conto di come tutto stava iniziando a girare attorno al concetto dei dati, che stavano diventando sempre più una realtà. Una volta spostatomi all’Imperial College, li ho avuto la conferma di come, a livello internazionale ancora di più, i dati erano diventati il carburante di ogni industria, e da lì è cominciato un percorso che dura ancora oggi.»
Di dati e delle loro applicazioni ne sentiamo parlare sempre più, oggi quali sono le principali applicazioni nel campo della prevenzione medica?
«Ci sono tante applicazioni per fortuna. Principalmente, i dati vengono utilizzati per fornire alle persone e ai dottori predizioni che, un pò come una sfera di cristallo, permettono di guardare a quello che sarà il futuro. Questi modelli, infatti, imparano da migliaia e a volte milioni di persone, comprendendo le relazioni che esistono tra le caratteristiche demografiche, diagnosi e procedure e degli esiti specifici, per esempio l’insorgere di una malattia. Questo fornisce non solo una idea di chi è ad alto rischio, ma anche quali sono le cause principali, per esempio non prendere le giuste medicine in modo continuativo o magari perché lo stile di vita non è salutare.»
Eugenio tu sei un Business-Focused Data Science Leader, la tua è una delle cosiddette nuove professioni, quale consiglio ti senti di dare a un giovane che desidera intraprendere una carriera in questo mondo?
«Innanzitutto che ci sono tantissime risorse online per iniziare. La maggior parte dei materiali sono gratuiti e da alcune delle più grandi istituzioni. Sta solo a noi essere intraprendenti e iniziare il percorso. Poi di essere molto pragmatici, e di prediligere progetti e attività pratiche, per esempio imparare lavorando con esperti, piuttosto che un apprendimento puramente teorico. Infine, per chi è ancora incerto se è il passo giusto, di buttarsi. Queste nuove professioni, soprattutto legate ai dati sono qui per rimanere, e saranno indispensabili per ogni industria.»
Grazie Eugenio!
Gloria Chiocci