Petru Capatina, 26 anni è nato a Chisinau la capitale della Moldavia e quando aveva 10 anni anni si è trasferito in Italia. Dopo una laurea in informatica e economia aziendale con un percorso dedicato all’innovazione e numerose esperienze in ambito PMI insieme a Paolo Bottiglieri ha fondato WeGlad l’app che permette di mappare le barriere architettoniche e condividerle in tempo reale. Andiamo a conoscere insieme il progetto!
Petru come e perché nasce il tuo percorso da startupper?
«Nasce per tre motivi che se nel corso della mia vita non si fossero incontrati ora non sarei uno startupper. Il primo è legato al fatto che negli anni passati ho lavorato su più di quindici progetti legati a PMI, Corporate, NPO, NGO e partiti politici. Sentivo un vuoto e non stavo trovando quello che cercavo e che mi motivava. Il secondo motivo è legato a circa sei anni fa quando mi appassionai alle tecnologie esponenziali, iniziai a studiarle e in quel momento nacquero i primi pensieri. L’ultima motivazione è legata alla mia vita personale, uscivo da un momento non facile e iniziai a cercare la mia purpose nel mondo, qualcosa per cui dare tutto me stesso e così nasce la startup che unisce: tecnologia, purpose, impatto sociale! Avevo trovato il mio mondo.»
WeGlad è l’app per la mobilità semplificata dalle persone con disabilità che ha l’obiettivo di accelerare esponenzialmente la transizione verso un pianeta più accessibile e inclusivo. Come funziona e come ognuno di noi può contribuire?
«Si scarica l’app dagli Store e in meno di tre passaggi si può iniziare a mappare l’accessibilità, in strada, all’interno dei locali, ecc… Nel primo caso, l’app ci geolocalizza e basta scattare una foto alla barriera architettonica, selezionare il TAG e in tempo reale verrà caricata in modo da informare dell’ostacolo e di come evitarlo. Nel caso degli interni possiamo mappare l’accessibilità dell’entrata e degli interni come il bagno e l’ascensore. Questi pochi click, sono preziosi e aiutano a semplificare la vita alle persone con difficoltà motorie.»
Un consiglio a tutti quei ragazzi che desiderano contribuire attivamente al tema dell’accessibilità e inclusività?
«È nostra responsabilità migliorare ciò che ci circonda! Con WeGla stiamo girando le città per rendere le buone azioni anche divertenti, stiamo creando dei Mappathon: delle gare a premi di mappatura in partnership con aziende, municipi e no profit. Aiutare WeGlad creando dati, non vuol dire solo abilitare chi ha difficoltà motorie ma significa anche far vedere che si può proiettare e diffondere su scala globale. Il sogno è che un domani, una persona con difficoltà motorie possa muoversi in totale autonomia per andare al lavoro, visitare un altro paese e tutto questo grazie a un click.»
Grazie Petru!
Gloria Chiocci