Marcello Labruna, 27 anni originario di Monopoli. In seguito a un periodo trascorso in Gran Bretagna ha capito che tanti mercati grazie all’ausilio del digitale possono essere totalmente innovati. Ha ricordato in quel momento l’esperienza nell’azienda di famiglia, nel settore di accessori e componenti per imbarcazioni. Ed ecco che così nello stesso anno, assieme ai miei soci Raffaele Dayan e Lorenzo Zabban ha fondato HiNelson, con l’obiettivo di essere l’e-commerce di riferimento di ogni possessore di imbarcazione. Andiamo a conoscerli insieme!
Come nasce l’idea di HiNelson, l’e-commerce per attrezzature di mare?
«L’Italia per definizione è un paese composto da micro-aziende per lo più a gestione familiare. Questa struttura si riflette anche nel mercato della nautica. I negozi mediamente fatturano 250 mila euro l’anno e non hanno un assetto manageriale che gli permetta di scalare nonché di creare innovazione. Assieme ai miei Soci abbiamo visto la mancanza di un vero leader nazionale che permettesse di portare all’interno di questo settore, tante innovazioni e digitalizzazioni ormai avvenute in tantissimi altri settori. Abbiamo insomma visto il mercato indietro anni luce, nonché una incredibile opportunità di business.
L’idea è dunque stata quella di creare un one-stop-shop prima online (che ad oggi conta una community di 57 mila amanti del mare), poi che è passato anche attraverso il fisico. A Giugno di quest’anno abbiamo aperto il nostro primo flagship store. Più di 400mq dedicati a chi ha la passione per il mare. Non sarà ovviamente l’unico, infatti il nostro business plan recita altre 8 aperture nei prossimi 36 mesi.»
Quali sono stati i primi step e quali sono state le difficoltà più grandi nella realizzazione?
«Creare una startup è come essere costantemente su delle montagne russe. Ci sono degli alti altissimi e dei bassi bassissimi. La più grande difficoltà è stata – ma non nascondo che lo è tutt’oggi – entrare nel mindset corretto per generare una impresa che generi crescita, occupazione e sostenibilità, nonostante le mille difficoltà che fronteggiamo ogni giorno. Molto spesso il Belpaese su questo punto viene largamente criticato, venendo additato per la mancanza di un ecosistema. Nel nostro caso invece possiamo reputarci fortunati, numerosi business angels e mentors ci hanno supportato sia nella fase di startup che in quella di scale-up, gli spazi di Talent Garden ci hanno accolto e supportato sin dalla nascita. È grazie a tutto questo che e’ stato possibile fare innovazione.»
Come si riesce a tramandare la cultura del mare attraverso una community digitale?
«Con HiNelson abbiamo capito che il ruolo dell’online è ormai cambiato nell’ultimo decennio. Nel passato infatti l’online è sempre stato visto come il luogo in cui risparmiare e fare affari. Ad oggi è ormai un luogo di intrattenimento, di sviluppo della propria cultura personale e di svago. E così si è evoluto anche il modo in cui noi ci rapportiamo con la nostra community. L’approccio non è più quello di comunicare sconti e promozioni. Bensì di parlare la stessa lingua della community e condividere una passione: quella per il mare. Da questa base è nata dunque l’HiNelson Academy, il luogo dove racchiudiamo articoli, video tutorial, guide, recensioni di prodotti. I risultati sono stati davvero sorprendenti, abbiamo infatti realizzato 7.5M di minuti visualizzati sui nostri video e centinaia di migliaia di letture.»
Grazie Marcello!
Gloria Chiocci