Simone Grasso

Simone:”Dare nuova vita agli scarti tessili l’impatto di CDC Studio nel design sostenibile”

Simone Grasso, 28 anni, originario di Catania, ha costruito un percorso accademico internazionale con un forte focus sulla green economy e la sostenibilità. Dopo una laurea triennale in Economia presso l’Università degli Studi di Catania, ha proseguito gli studi con una laurea magistrale in Economics, Management and Policies for Global Challenges all’Università di Ferrara, specializzandosi nel track Green Economy and Sustainability. Ha poi arricchito la sua formazione con un percorso di doppia laurea in Environmental and Resource Management presso la Southern Denmark University.

Attraverso il suo lavoro, si impegna a coniugare innovazione e sostenibilità, contribuendo allo sviluppo di soluzioni che possano rendere il sistema economico più efficiente e rispettoso dell’ambiente. In questa intervista ci racconta il suo percorso, la sua visione per il futuro e il ruolo chiave della sostenibilità nel panorama economico globale.

Simone, come hai iniziato e quali sono stati i momenti chiave che ti hanno portato a CDC Studio? 

«Ho incontrato CDC Studio e Cristina Di Carlo, CEO e Founder, durante un programma di accelerazione per startup. Fin da subito abbiamo condiviso la necessità di rendere l’economia più circolare. Ero già profondamente toccato dalle sfide del settore tessile, in termini di difficoltà di riciclo e smaltimento illegale nei paesi più poveri. La determinazione di Cristina – quando mi disse “io e te dobbiamo parlare” – mi colpì subito. Un anno dopo, ci siamo ritrovati con una visione più chiara: Miktòs poteva davvero essere un’innovazione di impatto per il settore. Da lì è iniziato un percorso condiviso, in cui le nostre esperienze nella moda e nell’economia circolare si sono fuse, permettendoci di far crescere CDC Studio.»

Il design ha il potere di cambiare il modo in cui interagiamo con il mondo. Qual è l’idea innovativa dietro CDC Studio e in che modo il vostro approccio si differenzia nel panorama attuale?

«La nostra innovazione sta nel riciclare gli scarti tessili senza separare fibre naturali e sintetiche, usando macchinari esistenti per creare un granulo riciclabile. Per CDC Studio, innovare significa rendere il processo più efficiente. Quando Cristina sviluppò Miktòs, molti dicevano che fosse impossibile. Il giudizio brevettuale positivo ha confermato l’unicità dell’invenzione, ora sul mercato. Altre tecnologie di riciclo chimico o meccanico puntano a risultati simili, ma si concentrano su una sola fibra, richiedono molta energia o non sono ancora scalabili. Abbiamo progettato Miktòs sia per aumentare il riciclo tessile, sia per ridurre il consumo di plastica vergine e trovare un’alternativa più circolare e di qualità.»

Per chi sogna di intraprendere una carriera nel design sostenibile o di lanciare un proprio studio, quali sono le tre lezioni più importanti che hai imparato lungo il tuo percorso e che vorresti condividere con i giovani creativi?

«Immagina un futuro diverso, in linea con la tua ambizione, senza precluderti la possibilità che possa essere fantastico. Non farti sopraffare da ciò che potrebbe non funzionare o da altri blocchi mentali. Le difficoltà arriveranno ed è lì che capirai come risolverle e rendere tutto ciò possibile. Tuttavia, le lezione più importante che ho imparato è che è necessario studiare, conoscere, acquisire competenze, confrontarsi con chi è più avanti, trovarsi in situazioni di scomodità che ti aiutano a crescere e sperimentare. Lanciare un’attività è un equilibrio tra studio, progettazione, intuito e test sul campo. Avere chiaro il proprio “perché” è la bussola che guida le scelte e l’appiglio nei momenti difficili.»

Grazie Simone!

Gloria Chiocci