Partire da un’idea imprenditoriale ed arrivare a presentarla ad EXPO 2015, è una bella storia tutta umbra! Andiamo con ordine, perché ogni bella storia ha un suo inizio. L’Agenzia Umbria Ricerche (AUR) nel 2013 avvia il premio Creativity Camp: laboratori con l’obiettivo di guidare i giovani a sviluppare nuove idee imprenditoriali e start-up. Tutto questo in un ambiente di formazione, scambio e confronto anche con imprenditori, manager e professionisti di settore. Alle tre migliori idee viene assegnata una borsa del valore di 5.000€ da spendere in formazione o per la creazione di una start-up innovativa: così ci spiega il direttore Anna Ascani.
I progetti umbri sono stati presentati nel tavolo di confronto “La città delle soluzioni – L’innovazione sociale per i nuovi processi di policy e decision making” presso la Cascina Triulza, all’interno dell’assemblea annuale dell’Associazione ItaliaCamp dal titolo “E’ nel nostro interesse”. Ad intervenire nella due giorni milanese sono state le migliori esperienze innovative, istituzionali ed associative. Solo per citarne alcune: “Bollenti spiriti” della Regione Puglia, le Università di Genova e Federico II di Napoli, i Comuni di Milano, Reggio Emilia, Matera, Reggio Calabria e Mercato S. Severino, l’Associazione Antigone e il Social business DeLab. I giovanissimi protagonisti umbri hanno presentato progetti molto diversi tra loro, ognuno con uno specifico campo d’innovazione che spaziava dal sociale al recupero urbanistico.
Senza’ntorto è il nome del progetto di co-zapping (neologismo che prevede la condivisione di pratiche agricole) e di riqualificazione urbana ideato da Fabio Muzzi, che così spiega: “l’obiettivo è quello di far rivivere gli antichi Orti Jacobilli della città di Foligno, attualmente non accessibili ai cittadini. L’area nel medioevo era adibita ad “hortus conclusus.”
Il progetto, oltre alla riqualificazione urbana di un’area di 2000 mq, propone di restituire alla città folignate “uno spazio funzionale dove didattica e funzione sociale si fondono, all’interno di un grande giardino botanico. Accogliendo corsi tematici per adulti e campus per bambini. Sarà presente anche uno spazio dedicato alla preparazione e degustazione di piatti biologici a menù stagionale.” Per far conoscere e promuovere il progetto Fabio ha ideato una simpaticissima linea di gadget con le immagini di ortaggi, affiancate a simpatiche frasi tematiche.
“Save Yourself – L’app che ti salva la vita!” è il nome del progetto presentato da Giovanni Bartocci, che spiega:“Ogni invenzione del genere umano trae origine da una necessità concreta. SaveYourself risponde a un imperativo categorico: aiutare le persone in situazioni di emergenza. “Il modo utilizzato è semplice”, spiega Giovanni: Save Yourself è una piattaforma dati online dotata di Mobile App, nella quale ogni utente può liberamente registrarsi.“In caso di emergenza sanitaria (e non) ogni persona potrà, grazie all’Emergenzcy Button, inviare una richiesta di aiuto geolocalizzata al 118 e ai propri contatti utili grazie ad un semplice “tap” sullo schermo.”Un’innovazione tecnologica volta al miglioramento della vita quotidiana è il bell’obiettivo che il progetto si propone di raggiungere.
Tornando al cibo, o meglio, ad uno dei prodotti d’eccellenza del nostro territorio umbro – l’olio extravergine d’oliva – Giusi Moretti ha presentato. Hug a Tree – Box, un’idea regalo per il consumatore attento alla propria salute e informato. In una scatola di legno, infatti, si trova una lattina di olio extra vergine d’oliva biologico Umbro, un’oliera di ceramica di Deruta e un certificato di adozione dell’ulivo. Così si viene informati nel corso dell’anno sulle condizioni di salute dell’ulivo e sulle operazioni che l’olivicoltore svolge.
Un innovativo modo di rendere il consumatore partecipe del percorso fatto dall’olio che porta in tavola. Inoltre, grazie a Hug a Tree viene offerta la possibilità di partecipare alla raccolta delle olive e alla molitura, alloggiando per un week-end immersi nel verde. L’intero progetto è stato ideato per sostenere un simbolo della cultura umbra, garantendo un prodotto di filiera tracciabile, sui mercati nazionali ed internazionali.
Il piacere di una birra fresca tra amici purtroppo è precluso a chi soffre di un’intolleranza al glutine. Da qui nasce l’idea de La birra che conquista; una birra interamente prodotta con il grano saraceno. “Il grano saraceno ha le stesse caratteristiche chimiche dei cereali ma non contiene glutine, perciò non comporta alcun rischio per chi è celiaco o intollerante al glutine”. Così mi spiega Maurizio Cenci, ideatore del progetto. La due giorni milanese ha permesso ai ragazzi umbri un confronto ed uno scambio con realtà nazionali ed internazionali, seminando la speranza di raccogliere presto dei frutti!
Gloria Chiocci