Giulia Lamarca, 31 anni e originaria di Castiglione Torinese, ha vissuto una svolta epocale nella sua vita circa dieci anni fa a seguito di un incidente in motorino all’età di 19 anni. Nonostante questa drammatica esperienza, Giulia, laureata in psicologia clinica, ha documentato il suo incredibile percorso di rinascita attraverso il blog “My Travels: The Hard Truth“, il suo profilo Instagram e il libro “Pometto Che Ti Darò il Mondo”. Oggi, Giulia è una mamma e condivide quotidianamente le avventure della sua famiglia e i viaggi in giro per il mondo sui suoi social #lafamigliaquellacheviaggia ho avuto il piacere di conoscerla durante il Marketers World di Rimini.
Dopo l’incidente stradale che ha cambiato radicalmente la tua vita, hai deciso di affrontare la sfida con grande determinazione. Come hai affrontato questo momento difficile e cosa ti ha ispirato a non arrenderti e costruire il tuo grande progetto?
«Quando mi sono svegliato dopo l’incidente, ho subito capito che avevo due strade: potevo rimanere inerme e immobile, oppure potevo dire “voglio vivere lo stesso” e cercare di tirare fuori tutto ciò che c’era di buono. Non credo di aver avuto un’idea di un grande progetto all’inizio; il mio grande progetto era semplicemente uscire dall’ospedale e tornare a vivere.»
Hai documentato la tua incredibile avventura di viaggio attraverso il tuo blog e il libro “Pometto che ti darò il mondo”. Come il viaggio è diventato una parte importante della tua vita e ha contribuito al tuo percorso personale e non solo?
«Il viaggio mi ha salvato la vita e continua a salvarmela tutt’oggi.
Semplicemente mi ha sempre dato l’occasione di vedere le cose da un altro punto di vista da una nuova prospettiva. Mi ha sempre permesso di capire che non sono sbagliata io ma il luogo in cui sto. Ti aiuta a ricollocare meglio te e le persone. Da una parte il mondo mangia la pasta dall’altra il riso, io sono un italiana a cui non piace la pasta e in Asia sono una qualsiasi persona che mangia riso. Questo è una figata!»
Nel corso dei tuoi viaggi, hai superato le sfide legate alla disabilità, esplorando cinque continenti e vivendo esperienze straordinarie. Qual è il messaggio che vorresti condividere con i tanti giovani che quotidianamente sui social ti seguono?
«Che se vuoi puoi farlo. Certo per viaggiare servono i soldi. Ma il messaggio che mando io e che se hai una disabilità o un bambino e solo questione di imparare ad adattarsi ed essere creativi nelle soluzioni. Non ho mai cercato un hotel per disabili e non sono mai andata in un family hotel. Andavamo dove costava meno o dove secondo noi era comodo tutto il resto era adattamento.»
Grazie Giulia!
Gloria Chiocci