Angelo Sorbello è un imprenditore che ha iniziato il suo percorso a soli 13 anni, fondando la sua prima azienda. Attualmente è il fondatore di Nutrasmart, una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare l’accesso a informazioni sanitarie e supportare i medici. La sua visione è contribuire ad una maggiore prevenzione e benessere, rendendo l’assistenza sanitaria più personalizzata e proattiva.
Hai iniziato il tuo percorso imprenditoriale molto giovane, fondando la tua prima azienda a soli 13 anni. Quali esperienze o lezioni apprese in quel periodo ti hanno aiutato a sviluppare Nutrasmart e a gestire le sfide del mondo delle startup tecnologiche?
«Quando ho avviato la mia prima attività avevo risorse estremamente limitate per cui ero forzato a concentrarmi soltanto sulle cose essenziali che mi avrebbero potuto portare avanti. Spesso nuovi giovani imprenditori commettono invece l’errore di essere troppo focalizzati su vanity metric o fare fundraising ancor prima di aver testato la propria idea e di essersi “sporcati le mani.” Oltre a ciò, abbiamo tutti un’inclinazione a complicare troppo le cose anziché agire senza avere troppa paura di sbagliare; ai tempi non avevo lo stesso peso del gestire un qualcosa di più strutturato ed in un certo senso era un vantaggio. Direi la più grossa lezione è proprio questa: approcciare le cose con la giusta professionalità ma senza perdere una propensione a sperimentare, gli errori sono solo lezioni e parte del percorso.»
Nutrasmart si propone come un supporto innovativo per migliorare la qualità delle informazioni sanitarie disponibili online e alleggerire il carico di lavoro dei medici. Come pensi che l’intelligenza artificiale possa trasformare il futuro dell’assistenza sanitaria e qual è la tua visione a lungo termine per Nutrasmart?
«Un po’ tutti ormai effettuano ricerche online su quesiti medici, ma il modo in cui vengono effettuate le ricerche in rete sta inevitabilmente cambiando. L’intelligenza artificiale ha un database di dati incredibilmente esteso che, se combinato con la revisione e l’esperienza di un professionista, può fornire un’esperienza ancor più attenta e personalizzata per l’utente finale. Esemplificativo di tutto ciò è il caso di una mamma negli Stati Uniti che, dopo aver consultato diciassette medici diversi, non è stata in grado di trovare una diagnosi accurata per il figlio. Si è quindi rivolta a ChatGPT e, con la successiva verifica di un medico, è riuscita ad identificare il disturbo. Oltre a ciò, la diagnostica è uno dei campi dove reputo vi possa essere più potenziale nel breve-medio termine, diversi studi in ambiti come lo screening per il cancro confermano importanti avanzamenti, anche qui l’IA può fornire un forte supporto ai professionisti. La visione di lungo termine di Nutrasmart è quella di contribuire ad aumentare l’healthspan delle persone fornendo strumenti affidabili e soluzioni semplici da utilizzare che possano aiutare ad una migliore prevenzione ed un approccio più proattivo alla propria salute.»
Avendo già accumulato esperienza nel mondo delle startup, quale consiglio daresti ai giovani che aspirano a lanciare la propria impresa, soprattutto in un campo così dinamico e in evoluzione come quello delle tecnologie sanitarie?
«Il focus principale di una startup deve essere a mio parere sempre quello di creare qualcosa di valore per l’utente finale, migliore rispetto ciò che già esiste o che possa servire un bisogno non ancora soddisfatto da un servizio attualmente disponibile. Le startup operano con risorse quasi sempre estremamente limitate, per cui quando si prende una decisione bisogna costantemente porsi la domanda “questa cosa mi permette di andare avanti e raggiungere risultati oppure è qualcosa di superfluo?”. Non va mai persa la concentrazione su ciò che conta, ossia: creare qualcosa di valore per gli utenti, tutto il resto è superfluo.»
Grazie Angelo!
Gloria Chiocci