Vi ricordate di Gherardo e Virginia di start2impact? Avevo raccontato la loro storia in un articolo nel settembre 2018, avevano da poco fondato la loro startup innovativa a vocazione sociale. Sono successe tante cose nei 12 mesi successivi: la partnership con Facebook, l’intervista con lo Youtuber Marcello Ascani, il cambio di business model e di pubblico, la premiazione di Millionarie e l’imminente matrimonio. Ma andiamo con ordine!
Ciao ragazzi, in cosa consiste la partnership con Facebook?
«Abbiamo lanciato insieme start2work, un programma di formazione digitale e job placement che punta a creare posti di lavoro a favore dei giovani presso startup ad alta crescita e impatto sociale. In questa prima fase abbiamo creato 50 posti di lavoro in 5 mesi, siamo molto soddisfatti perché solitamente chi fa formazione si ferma all’attestato. A noi questo non basta.
La mission di start2impact è abilitare i giovani a prendere in mano il proprio futuro e sentirsi felici e realizzati lavorando in aziende che migliorano la vita di tutti noi sfruttando le nuove tecnologie. Start2work è un progetto pilota che durerà 12 mesi. L’obiettivo successivo sarà scalare il progetto a livello nazionale e poi europeo per passare da centinaia a migliaia di posti di lavoro creati.»
Qual è la principale sfida che state incontrando?
«Sono ancora pochi i giovani che vogliono fare carriera nel mondo dell’innovazione, nonostante tutti i report a livello internazionale indichino che è quello a più alta crescita e che in Italia chi lavora nel digitale e nell’innovazione guadagna il 25% in più rispetto a chi lavora in settori tradizionali.
In questo senso abbiamo 200 offerte di lavoro dalle startup del nostro network, ma non ancora altrettanti studenti che hanno completato i nostri percorsi su Programmazione, Marketing Digitale, UX/UI Design (fra qualche settimana lanceremo anche quelli in Intelligenza Artificiale e Blockchain).
Data l’alta richiesta da parte delle aziende, ad oggi il 95% delle persone che ha iniziato a lavorare è entrato in azienda ancor prima di completare i nostri percorsi e nessuno che ha completato il percorso è rimasto disoccupato. Per venire incontro alla crescente domanda da parte delle aziende e aumentare la qualità della formazione, abbiamo aperto start2impact a tutti con un focus sugli under30 (non più sugli under20) e introdotto un abbonamento per gli studenti.»
Perché sono ancora pochi i giovani che vogliono fare carriera in questo settore?
«È un tema anzitutto culturale: i genitori spingono i figli su carriere tradizionali semplicemente perché non conoscono quelle digitali e a 19 anni non è facile opporsi e fare scelte autonome e consapevoli perché spesso non si è ancora avuto modo di scoprire le proprie passioni.
In più viene fatto pochissimo orientamento alle superiori e sono ancora rare le Università che hanno dei percorsi dedicati, nessuno dei quali dà però ai giovani le competenze pratiche richieste dal mercato, che sono quindi obbligati a fare dei Master, una volta laureati. In questo senso alcuni nostri studenti ci integrano all’Università, altri si dedicano full time ai nostri percorsi.
Ognuno dovrebbe essere libero di fare le proprie scelte, consapevole che l’Università non è spesso un pre requisito per lavorare nel digitale e nell’innovazione. Le competenze in questi settori battono i titoli di studio e molte si acquisiscono in 3 mesi, anziché in 3 anni. Per questo cerchiamo di creare più consapevolezza – tramite interviste o recensioni– dei modelli positivi di giovani che, grazie a start2impact, hanno preso in mano la propria vita.
Allo stesso tempo comprendiamo che tanti nostri studenti sarebbero aiutati con i genitori se offrissimo titoli con valore di legge. Ci chiedono insomma di diventare l’Università del futuro. Ci stiamo lavorando.»
Cosa distingue i vostri percorsi formativi?
«La nostra è una formazione fortemente pratica, 1-to-1 e totalmente online, validata da professionisti con esperienza pluriennale. Nessuno in Italia offre la possibilità di mettersi alla prova con decine di progetti pratici, ricevendo feedback personalizzati per ogni progetto inviato e potendo scegliere dove lavorare fra 200 startup.
Leggendo le nostre recensioni abbiamo scoperto che una delle cose più apprezzate sono le persone che compongono il team e la community di start2impact. Facciamo tesoro di ogni singola persona.
Inoltre, per ogni Progetto inviato, certifichiamo il livello delle competenze e gli studenti possono rendere pubblici livello e Progetti. In questo modo riescono ad attirare, anziché cercare, le migliori aziende anche fuori dal nostro network. Infine, dato che la nostra missione guarda al lungo periodo e ad avere un impatto su milioni di giovani, diamo la possibilità di completare tutti i nostri percorsi al prezzo di uno. Per far risparmiare tempo e denaro a milioni di giovani, dobbiamo essere accessibili a tutti.»
Last but not least: vi sposate! Come state riuscendo a incastrare tutto?
«Non è facile, ne abbiamo parlato anche in un recente video. Le difficoltà sono tante, tantissime, ma avere una visione condivisa è la chiave per riuscire a fare tutto!»
Gloria Chiocci