Ad un anno dal sisma c’è tanta voglia di ricominciare tra gli abitanti di Norcia e dei paesi colpiti. Qualche giorno fa tornando in quei luoghi avvolti dai colori autunnali, ho avuto l’opportunità e l’occasione di parlare da vicino con gli abitanti del luogo e di conoscere la loro situazione attuale. Tra i racconti uno mi ha colpito; quello di due giovani fratelli Giovanni e Tiziano Coccia, che insieme ai loro genitori Luciano e Maria Rita e una “grande famiglia” di venticinque collaboratori a Castelluccio avevano sei attività: un agriturismo, una enoteca, un’osteria, due negozi di prodotti tipici e uno di souvenir.
A seguito della scossa del 30 ottobre, dopo aver appreso quello che era successo alla loro amata Castelluccio e alle loro sei attività “abbiamo sentito un senso di vuoto che in qualche maniera dovevamo colmare. Noi che eravamo abituati ogni giorno al suono della sveglia ad alzarci e restare attivi per tutta la giornata, e così non ci siamo dati per vinti, non ci siamo fermati. Qualche mese dopo, con l’amico Ivan Soffiaturo abbiamo avviato il progetto ItalSouvenir, una società con la quale vendiamo all’ingrosso souvenir e successivamente l’E-commerce di prodotti tipici” così racconta Giovanni.
Come è cambiato il vostro lavoro? “Prima erano i turisti a venire da noi, adesso abbiamo convertito il lavoro ed ora siamo noi ad andare verso le mete turistiche vendendo i prodotti personalizzati su ogni località.” Per quanto riguarda la vendita dei prodotti tipici? “Ad un anno dal sisma, non avendo ancora una sistemazione per poter vendere i prodotti tipici, essendo ancora in attesa di delocalizzazione, abbiamo messo online la vendita dei prodotti tipici dei negozi.” Cosa rappresentano per voi questi due progetti? “Ci hanno permesso in questo momento difficile di ben sperare per il futuro e crederci, aspettando che Castelluccio presto risorga.”
Gloria Chiocci