Luca Cresi Ferrari: “Mi piace definire i Marketers coloro che non lasciano i propri sogni nel cassetto”

Chi mi conosce sa quanto sono incuriosita da chi ogni giorno “lavora oltre la scrivania” cioè da tutte quelle persone a cui basta un computer e una rete internet per poter lavorare, senza ufficio o cartellino!

Per capire quanti sono e qual’è la loro filosofia sono andata a intervistare Luca Ferrari  co-founder di Marketersuna delle più grandi community italiane di imprenditori digitali “senza scrivania” e con un biglietto aereo sempre in tasca, così mi piace definirli!

Luca, mi racconti un pò di te? 

«Certo! Luca Cresi Ferrari, sono nato a Milano nel 1991. Per quanto io sia un milanese atipico, Milano è la città dove ho vissuto fino alla laurea in economia e marketing. Dico milanese atipico perché fin da piccolo i miei mi hanno trasmesso una forte passione per la natura; trascorrevamo la settimana in città e i weekend in mezzo alla natura. In inverno tra i monti a sciare e in estate tra le valli che circondano il Lago di Como. 

Durante gli anni dell’università decisi di trasformare due delle mie passioni più grandi – lo sci e i viaggi – in una vera e propria professione. Mentre studiavo e portavo avanti i primi progetti imprenditoriali ottenni anche l’abilitazione da maestro di sci.»

Luca quando hai capito che saresti diventato un’imprenditore digitale? 

«Penso di aver sempre avuto uno spirito imprenditoriale, fin da bambino e di non aver mai smesso di coltivarlo!

Se però devo pensare a due momenti particolari che mi hanno fatto capire che la strada dell’imprenditore digitale sarebbe diventata la mia strada, ne identifico due. Il primo quando ho scelto di diventare maestro di sci: come avrei fatto a lavorare in un’azienda e allo stesso tempo seguire la mia passione per lo sci? Il secondo invece è legato a una frase che ho sentito dire a mio padre in più occasioni: “Se tornassi indietro farei lo scrittore. Un lavoro che puoi fare dove e come vuoi”. E il fatto che oggi Marketers abbia deciso di non aver uffici è proprio dovuto a ciò: dove e come vuoi.»

42 stati visitati prima di fermarti a Barcellona, perché hai scelto proprio la Spagna per vivere?   

«Ah… bella domanda! Diciamo che la Spagna e Barcellona non penso che saranno la mia destinazione finale ma per questo periodo della mia vita è una realtà perfetta, è anche un ottima base da cui potermi muovere per lavoro e non.

A Barcellona c’è il mare, e per chi ama la natura come me è un qualcosa da non sottovalutare. Infine è una città che predilige la qualità della vita al business (l’opposto di Milano per intenderci) e questo mi permette di poter vivere serenamente quando chiudo il computer ed esco per le vie della città.» 

Qual’è la filosofia della Marketers Company? 

«Per noi Marketers prima ancora di essere un’azienda è un movimento. Un movimento di persone che fanno, svegliandosi la mattina con il desiderio di lavorare al proprio futuro. Mi piace definire i Marketers coloro che non lasciano i propri sogni nel cassetto. La nostra vision è quella di creare la nuova generazione di imprenditori digitali. E passo dopo passo siamo già in più di 50 mila. Dietro a questo movimento c’è la Marketers Family. Un gruppo di 30 persone che capitanate da me e Dario, lottano insieme per rendere tutto ciò possibile.» 

Quando e dove sarà il prossimo evento Italiano della Marketers Company? 

«Ottobre, per l’esattezza il 18/19/20, a Rimini. L’evento si chiama Marketers World ed è l’evento Italiano dedicato a tutti coloro che desiderano intraprendere una carriera digitale. Seduti in sala ci saranno creators, imprenditori, freelancer, marketers, influencer e persone che si stanno avvicinando a questo mondo. Partecipare a questo evento vuol dire investire sul proprio futuro professionale, ottenendo competenze, nozioni e strategie sconosciute alla maggior parte del mercato lavorativo Italiano.»

Un messaggio che desideri lasciare ai giovani che desiderano lavorare nel digital marketing? 

«Ognuno di noi può racchiudere la propria filosofia, il proprio stile di vita in una frase. Ecco, il mio stile di vita si racchiude in due pensieri: la vita inizia alla fine della tua zona di comfort che a onor del vero non so chi l’abbia detta e “tutto ciò che è comodo è stupido” detta, ripetuta e ridetta da Paolo Crepet. Due pensieri, un solo significato: mai adagiarsi, mai credersi arrivati, mai sentirsi giustificati a fermarsi. Dobbiamo sempre spingerci oltre, dobbiamo esser mossi da voglia e curiosità verso il nuovo, verso ciò che non sappiamo. Che si tratti di studio, lavoro, sport o esperienze personali dobbiamo sempre spronarci a fare di meglio, solo così riusciremo a sentirci vivi, realizzati e ad aver successo.»

Grazie Luca!

Gloria Chiocci