TerryPLUM racconta i diari di viaggio: “La creatività è libertà di esprimersi senza pregiudizi”

Questa settimana vi racconto una bellissima storia di rinascita grazie alla creatività! Che è sfociata in un bellissimo progetto dedicato ai diari di viaggio, non diari qualunque ma i propri diari dove ognuno di noi può racchiudere i propri ricordi, biglietti o momenti da portare per sempre con se! Giulia Teruzzi (in arte TerryPLUM)  è la protagonista di questa storia, ha 26 anni e vive a Busto Arsizio in provincia di Varese. Andiamo a conoscerla meglio insieme!

Ciao Giulia come è nata l’idea di creare diario di viaggio da riempire per ricordi e avventure? 

«Lo spunto nasce durante l’Expo 2015 di Milano dove, per smorzare l’attesa infinita al caldo per entrare nei vari padiglioni, ho acquistato il passaporto che vendevano all’ingresso. Lo scopo era di abbellirlo con i timbri di ogni stand visitato. 

L’idea mi era piaciuta talmente tanto che quando ho prenotato un weekend a Budapest, ho deciso di ricreare un “passaporto”. Per l’occasione ho aggiunto la stampa di qualche foto e un francobollo preso ad hoc così da trasformarlo in un vero e proprio diario di viaggio, da custodire nel tempo e ogni tanto riguardare.

Mi appassionava sempre di più concretizzare questo progetto, avevo già altre mete da creare, ma sentivo che mancava il nome. L’intuizione giusta arrivò durante una partita di Cluedo in famiglia, e così nacque TerryPLUM

Per te quant’è importante associare un viaggio a un’immagine o una fotografia? 

«Se ci pensi, è una cosa che facciamo tutti quando viaggiamo: ognuno di noi avrà un ricordo diverso della città visitata in base alla propria esperienza. Per me è fondamentale “fermare” l’attimo ed avere un ricordo nel tempo. Sono nostalgica di natura, non a caso creo diari di viaggio.»

Giulia come la creatività si unisce all’imprenditorialità femminile? 

«La creatività è libertà di esprimersi senza pregiudizi, ponendo attenzione ad uno nuovo sguardo verso il futuro. Tutto ciò ha permesso alla figura femminile di poter acquisire sempre più importanza dando un segnale positivo alle nuove generazioni. Il libro “Storie della buona notte per bambine ribelli” è un esempio di come donne lottano e hanno lottato per affermare la propria personalità e visione del mondo.»

 Chi è per te oggi un designer?

«È colui che crea con l’intenzione di informare o raccontare. A tal proposito consiglio il libro di Riccardo Falcinelli, Critica portatile al visual design da Gutenberg ai social network.»

In quale momento della vita hai capito che il design e la creatività sarebbero diventate il tuo futuro? 

«Da grande volevo fare l’atleta, ho praticato atletica leggera a livello agonistico per molti anni, fino a quando, verso i 21 anni, un brutto infortunio mi ha fatto rimescolare le carte della mia vita e la creatività è stata l’unica mia via di uscita in momento veramente buio. I colori, le forme, il poter uscire dagli schemi e soprattutto creare qualcosa che parla di me per qualcun altro penso sia stata la risposta ad ogni mio dubbio. Quando fai qualcosa che ti fa stare bene sei sempre sulla strada giusta

Un consiglio che ti senti di dare a tutte le giovani che desiderano intraprendere un progetto creativo legato al design? 

«Bisogna essere consapevoli di ciò che si fa, di informarsi, leggere, ma soprattutto divertirsi. Mettersi in gioco è fondamentale in questo campo. Quello che pensa la gente è molto importante, quindi create e proponete le vostre idee.  Io nel mio piccolo ho dovuto sperimentare molto, sbagliare e ripartire. Si può fare tutto, basta crederci!»

TerryPLUM dove possiamo vedere le tue creazioni?

«Sul sito internet, sulla pagina Instagram ma anche su Facebook

Grazie Giulia!

Gloria Chiocci