Anna Impedovo, 26 anni è laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano. Nel 2018 ha fondato ISAAC antisismica, la startup delle costruzioni per la fornitura di tecnologie smart per la protezione sismica e monitoraggio di edifici e infrastrutture. Brevettando I‑Pro 1: la prima tecnologia auto-adattiva, plug and play e one-size-fits-all per la protezione sismica, applicabile ad edifici già esistenti. Andiamo a conoscerla!
Anna tu sei laureata in ingegneria, in quale momento o percorso della tua vita hai capito che quella sarebbe stata la tua strada?
«Ho sempre avuto una grande passione per i numeri, per cui, finito il liceo, la scelta di fare ingegneria è stata immediata. Durante il percorso universitario i dubbi sul fatto che ingegneria gestionale fosse la scelta giusta non sono mancati, ma penso sia normale non avere sempre chiara la meta durante un viaggio.
Durante gli ultimi anni universitari ho iniziato a toccare con mano, grazie a diversi progetti, cosa volesse effettivamente dire gestire ed ottimizzare dei processi aziendali. In particolare un progetto in collaborazione con una nuova azienda sul panorama italiano per l’internazionalizzazione del suo business, mi ha aperto gli occhi sul mondo dell’innovazione e delle startup. In quel momento ho capito che cosa avrei voluto fare per i prossimi anni della mia vita.»
Nel 2018 hai fondato ISAAC, una startup che si occupa di forniture tecnologiche smart per la protezione sismica e monitoraggio di edifici e infrastrutture, com’è nata questa importante idea e come sei riuscita a realizzarla?
«Durante gli anni universitari ho conosciuto Alberto Bussini, un brillante ingegnere meccanico del Politecnico di Milano. Nel 2016 Alberto inizia a lavorare sul suo progetto di tesi, il tema della ricerca era progettare un AMD (active mass damper/smorzatore attivo di vibrazioni) per la protezione sismica di edifici esistenti. Nel 2017 quello che era solo un progetto di tesi diventa un’idea imprenditoriale. Io e Alberto abbiamo iniziato insieme il processo di trasformazione di un prodotto innovativo, risultato di anni di ricerca, in un’azienda fatta da persone con l’obiettivo comune di voler riqualificare il mercato immobiliare per ridurre i danni conseguenti ad eventi sismici.»
Ragazze e mondo STEM, quale consiglio ti senti di dare?
«Non lasciatevi fermare dal pregiudizio e dagli stereotipi, osate e non abbiate paura del fallimento. D’altronde, la capacità del genere umano, uomo o donna che sia, di governare la tecnologia non è innata, ma deriva dallo studio e dalle sperimentazioni.»
Grazie Anna!
Gloria Chiocci