Giulia Sollai, 34 anni di Cagliari è bilancia ascendente gemelli come lei stessa ama spesso puntualizzare ed è un’artista dal 2006 vive a Bologna ha studiato e si è specializzata in arti applicate – illustrazione per l’editoria all’Accademia di Belle Arti. Nella sua casa-studio nel centro di Bologna coniuga l’arte in tutte le sue forme dall’editoria, alla moda, dal design, all’arredamento e alla pubblicità. Andiamo a conoscerla insieme!
Una casa-studio di pittura al centro di Bologna per raccontare la tua vita da artista e illustratrice, come nasce questa idea?
«La mia casa-studio di pittura, dal nome “La Casetta dell’Artista” , è un progetto nato nel 2014 come luogo-contenitore che raccoglie all’interno tutto ciò che amo fare, ed è un luogo soggetto a trasformazioni continue che mi permette di esprimermi a 360 gradi. È un salotto aperto al pubblico, che attraverso il coinvolgimento di menti creative esterne, mi permette di collaborare artisticamente, di avere scambi culturali e di sentirmi arricchita e nutrita sia umanamente, che professionalmente. È un luogo fisico che punta ad una condivisione attraverso eventi culturali, esposizioni d’arte di altri artisti, ospitalità per la notte di creativi che arrivano da tutto il mondo e così via….
Da poco ho acquistato una casa e ho trasferito tutto il progetto nella nuova sede che il destino ha voluto si trovasse ad un passo dall’Accademia di belle Arti dove io ho studiato (sempre in centro a Bologna). È una casa dei primi del 900 in un palazzo signorile in stile liberty e i suoi soffitti sono alti quattro metri. Nello stile sarà diversa dalla casa precedente in quanto vorrei renderla più raffinata e curata e in questo luogo, riceverò le persone nel mio nuovo studio di pittura. Per l’arredo ho coinvolto artisti e artigiani che hanno realizzato per me delle opere d’arte che la impreziosiranno assieme alle mie, rendendola unica.»
Come sei riuscita a trasformare la tua passione per l’arte in un progetto digitale condiviso?
«È partito tutto dal primo lockdown. Prima di allora non usavo molto i social, non mi ero mai esposta virtualmente come artista ma avevo sempre dato la precedenza a valorizzare i progetti e il lavoro di altri creativi. Quando improvvisamente ho dovuto chiudere al pubblico la mia casa-attività, mi sono trovata spaesata e ho dovuto rimboccarmi le maniche per trasformare quella situazione in opportunità e cercare di evolvere me stessa e il mio progetto nell’unico modo che avrei potuto in quel momento mentre stavo chiusa in casa: puntare su di me e il mio mondo, imparando a muovermi nell’ambito digitale.
Il risultato è stato che nel giro di poco tempo, il mio profilo è cresciuto moltissimo, molte più persone hanno conosciuto la mia arte, e ho creato una sorta di comunity con cui interagisco quotidianamente e che mi ha permesso di avere diverse collaborazioni artistiche anche molto importanti a livello nazionale e internazionale. Ecco che la mia casa è diventata anche un salotto virtuale dove le persone possono guardarmi mentre dipingo, per esempio. Sto sempre imparando ma devo dire che il mondo digitale mi piace molto, ho conosciuto persone incredibili che piano piano sto incontrando anche nella vita reale. Instagram è uno strumento bellissimo e molto utile; ormai ci ho preso confidenza e non potrei stare senza. Prima condividevo più che altro nella vita reale, adesso lo faccio anche in quella virtuale e il tutto è assolutamente potenziato e mi permette di raggiungere diverse mete in maniera più veloce.»
Giovani e arte quali sono le nuove prospettive di questo affascinante e storico lavoro?
«Quali siano le reali prospettive non so dirlo, in quanto le cose, come abbiamo visto, cambiano molto inaspettatamente, improvvisamente e velocemente.
Per quanto riguarda l’illustrazione però, l’impressione personale che ho avuto è che le aziende in questo periodo hanno dovuto puntare molto di più sul marketing digitale. Gli store sono stati chiusi per diverso tempo e le vendite online sono di conseguenza aumentate nettamente. In qualche modo le aziende hanno sentito la necessità di rinnovarsi con idee nuove che permettessero loro di distinguersi anche nel mondo digitale e, per farlo, hanno cercato menti creative con una forte personalità che spiccassero per lo stile.
Questo ha portato sicuramente ad una situazione favorevole per gli artisti emergenti di valore che hanno avuto la possibilità di farsi valere. Il consiglio che posso dare infatti secondo la mia personale analisi, è che se sai fare qualcosa, questo è un buon momento per esporsi e proporsi. Voglio sempre pensare in positivo.»
Grazie Giulia!
Gloria Chiocci