Si può vendere o acquistare casa in modo semplice? Può essere utilizzata la tecnologia per presentare offerte d’acquisto dirette e ridurre i tempi di vendita delle proprietà? Si è possibile! E oggi vi racconto la storia di Giorgio Tinacci, 30 anni è nato a Montespertoli, un paesino vicino Firenze che con al sua startup Casavo ha portato in Italia il modello di Instant Buying immobiliare. Laureato in International Management presso l’Università Bocconi e la Hong Kong University of Science and Technology nel 2015. In seguito alla laurea ha lavorato per due anni si è occupato di progetti di trasformazione digitale nel settore bancario, assicurativo e dei beni industriali. Nel settembre 2017 seguendo una sua idea ha creato Casavo, la piattaforma digitale per il mercato residenziale leader in Europa.
Giorgio nel 2017 hai fondato Casavo startup PropTech del settore immobiliare, ricordi il momento in cui hai capito che quella era la tua strada?
«Dopo due anni di lavoro in BCG ho deciso di diventare imprenditore, di realizzare qualcosa di mio, pur sapendo che sarei potuto andare incontro a errori e fallimenti. Credo che l’unico modo per scoprire se si è tagliati per essere imprenditori sia semplicemente buttarsi e avere un progetto e un obiettivo chiari in mente. Il mio era quello di innovare il mercato immobiliare attraverso la tecnologia partendo da un modello di business nuovo per l’Italia, l’Instant Buying. Sebbene siamo decisamente entusiasti del lavoro che abbiamo fatto finora, abbiamo ancora moltissima strada da fare per digitalizzare il mercato e ridisegnare l’esperienza di chi vende e compra casa. È un percorso ricco di sfide ma anche di grandi opportunità.»
Nel 2021 con Casavo è entrata nella classifica “Best Workplaces for Millennials” cosa rende la vostra filosofia di lavoro così unica?
«La cultura aziendale è uno degli elementi fondanti di Casavo. I princìpi che guidano il nostro lavoro sono responsabilità e consapevolezza, ovvero grande trasparenza e attenzione nel far capire le ragioni e gli obiettivi che guidano le scelte strategiche di business. Questo permette ad ognuno di essere libero di sviluppare le proprie competenze e di far emergere la propria imprenditorialità, sentendosi responsabile del proprio lavoro sin dal primo giorno. Ci prendiamo cura del benessere di tutto il team e ci assicuriamo che tutti lavorino condividendo lo stesso ambizioso obiettivo: cambiare il modo in cui le persone vendono, vivono e comprano casa in Europa.»
Giovani, innovazione e imprenditoria quale consiglio ti senti di dare a tutti quei giovani che sognano di fondare una startup?
«Sulla base della mia esperienza, mi sento di dire che non conoscere il settore in cui si vuole avviare il proprio progetto non è un limite, anzi è un grande vantaggio. Consente di assumersi rischi in modo ingenuo e di guardare le opportunità in maniera diversa, con meno vincoli e preconcetti. È poi fondamentale selezionare un team di persone competenti e talentuose, che abbiano voglia di rischiare e mettere a disposizione la propria conoscenza. Infine, un ultimo consiglio, è quello di non fermarsi di fronte alle prima difficoltà. Ci sono tanti errori e fallimenti che fanno parte di un percorso imprenditoriale, quello che fa la differenza è saperne trarre vantaggio grazie a un un costante percorso di apprendimento e retrospettiva.»
Grazie Giorgio!
Gloria Chiocci