Fabiana Cakilli

Fabiana: “​​Ho fondato Serendipity l’e-commerce plastic free perché meno del 10% della plastica esistente sulla Terra viene riciclata”

Fabiana Cakilli, ​​33 anni è nata e cresciuta in Brianza e vive a Imbersago. Dopo un percorso di studi all’insegna delle lingue straniere –  liceo linguistico prima e due lauree in lingue poi e un’esperienza all’estero. Dopo le prime esperienze nel mondo dell’e-commerce e del marketing Fabiana ha capito che la sua strada sarebbe stata diversa. Si è buttata e nel giro di poco tempo ha fondato la sua startup plastic free: Serendipity che indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra. Andiamo insieme a conoscere la sua storia!

Fabiana come nasce l’idea di fondare ​​Serendipity un e-commerce completamente plastic free che aiuti a ridurre e limitare l’uso della plastica usa e getta nel quotidiano?

«Credo che l’idea sia venuta sotto forma di una goccia che ha fatto traboccare il vaso. Osservando la grande quantità di plastica che usiamo ogni giorno, ma anche facendo attenzione a quanta ne fosse presente in mare o durante i miei viaggi intorno al mondo.

Purtroppo solo meno del 10% della plastica esistente sulla Terra viene riciclata: la maggior parte finisce in discarica, bruciata negli inceneritori oppure abbandonata sul territorio. Si calcola che ci siano 50-75 trilioni di pezzi di plastica e microplastica attualmente nell’oceano. L’unica soluzione è ridurre i consumi e consumare meglio. Così ha cominciato a smuoversi qualcosa dentro di me. L’epifania è arrivata guardando il documentario “A plastic Ocean” su Netflix, che mi ha costretto a non chiudere più gli occhi, ma a tenerli spalancati. Dovevo fare qualcosa, subito.»

Come ognuno di noi può ​​fare uno switch verso l’uso di prodotti plastic free?

«Consiglio di cominciare dalle azioni che ripetiamo di più, di cominciare dai piccoli gesti quotidiani, magari da un locale della casa e gradualmente passare a sostituire tutti i prodotti in plastica monouso con quelli solidi o pack compostabile/riciclabile effettivamente.

Per esempio per la cucina è possibile sostituire la spugnetta classica verde che disperde microplastiche perché è sintetica con quelle naturali e compostabili, come quella di luffa o cellulosa, oppure con spazzole con setole vegetali a cui si sostituisce la testina e si mantiene il manico. Per il bagno suggerisco di cominciare dallo shampoo solido, poi di passare al dentifricio in pastiglie o in crema ma nel vasetto di vetro e lo spazzolino di bambù. Anche il deodorante plastic free è la soluzione della vita. Insomma, fare piccoli passi per cambiare le abitudini di consumo tanto radicate nella nostra vita.»

Alle nuove generazioni quale messaggio ti senti di lasciare?

«Sognate forte, anche se creare la propria strada vuol dire rinunciare a qualche serata con gli amici o se tante persone vi diranno che non ne vale la pena. E provate ad andare fino in fondo, se un progetto vi fa battere il cuore. La community è importante per costruire qualcosa che rispecchi il vostro sogno, sono loro che vi aiuteranno a realizzarlo: nessuno lo può fare da solo. Nel mio caso, ho preso coraggio quando ho capito che non è vero che se un evento succede in Thailandia o in Sudamerica non ci tocca: tutto è collegato sia negativamente sia positivamente e sono le persone che hanno il potere di cambiare le cose. Quindi ogni nostra scelta ha delle conseguenze dall’altra parte del mondo: dobbiamo solo prendere consapevolezza di questo e fare la cosa più giusta con gli strumenti che abbiamo.»

Grazie Fabiana!

Gloria Chiocci