Federico Pedron intervistato da Gloria Chiocci

Federico: “Zwap offre nuove opportunità di lavoro e connette professionisti e freelance che lavorano da casa”

Federico Pedron, 27 anni è nato e cresciuto ad Alghero, una città di mare in Sardegna. A 18 anni si è trasferito per studiare a Milano per poi passare a Dublino e ora vive e lavora a Berlino. Federico si è laureato in Economia e Finanza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per poi proseguire gli studi magistrali al Trinity College di Dublino in Finanza. Federico è il founder di Zwap la startup di under 35 che attraverso l’Intelligenza Artificiale mette in contatto professionisti e freelance tra loro e con le aziende ampliano il network e le connessioni professionali con persone in target e non solo. 

Ora siete un team e lavorate tutti da remoto da diverse parti d’Europa, ma quando avete capito che la vostra idea sarebbe diventata un’impresa? 

«Ci siamo resi conto di aver creato un’azienda e qualcosa di potenzialmente innovativo quando abbiamo visto che la nostra tecnologia ha iniziato a generare per i nostri utenti nuove opportunità di lavoro e nuove collaborazioni e ha attratto ,così, professionisti talentuosi che hanno deciso di condividere le proprie esperienze professionali e la nostra mission unendosi così alla nostra squadra.» 

Il claim della vostra azienda recita: “Lavorare da remoto non vuol dire essere soli” cosa si racchiude in questo messaggio? 

«Durante il lockdown si è parlato molto dell’isolamento e del senso di solitudine che questo poteva portare, con evidenti problemi di salute mentale e di precarietà. La community di Zwap ha dimostrato che si possono creare connessioni professionali valide e spendibili anche lavorando da casa. Con questo claim, abbiamo voluto rafforzare la nostra posizione a favore del lavoro da remoto, e confermare il nostro impegno per un mondo lavorativo più flessibile e interconnesso

Un consiglio a chi si trova a lavorare per la prima volta da autonomo? 

«La nostra previsione è che nel 2023 sempre più professionisti/e decideranno di lavorare in maniera indipendente. Il nostro consiglio per chiunque stia considerando o abbia da poco deciso di diventare lavoratore autonomo è quello di investire tanto nelle relazioni e nella costruzione di una propria rete professionale genuina, di non aver paura e circondarsi di diversità e di investire tanto in educazione e sviluppo di progetti personali. Il 2023 sarà l’anno in cui sempre più aziende realizzeranno l’importanza della collaborazione con professionisti indipendenti.»

Grazie Federico!

Gloria Chiocci