Federica Pasini, 31 anni originaria del Lago d’Iseo è la founder di Hacking Talents. Dopo il Liceo Scientifico e una Triennale in Economia Aziendale a Milano ha iniziato la sua carriera lavorativa all’interno di due team globali Apple e Generali. Nel 2021 Forbes ha l’ha inserita nella celebre classifica “Forbes Under 30” come una delle giovani leader del futuro. Dopo l’esperienza maturata nell’innovazione digitale e nella gender equality Federica insieme a Teresa Baldini e Nabila Lorini ha fondato Hacking Talents startup innovativa benefit. Andiamo a conoscere la sua storia!
Hai lasciato una grande azienda per dedicarti a un tuo progetto imprenditoriale, quando e come hai capito che era arrivato per te il momento di fare il salto?
«Ho iniziato la mia carriera in startup, dove ho capito che per poter avere davvero impatto e portare un’organizzazione da zero a uno mi servivano gli strumenti. Per questo quando ho incontrato l’opportunità di entrare in una grande azienda internazionale ho capito che quello era il posto migliore dove imparare da persone senior e dove fare palestra in maniera “protetta”. Così in otto anni di carriera aziendale ho accumulato molte competenze diverse rispetto al mondo del marketing, dello sviluppo di business, della costruzione di un’infrastruttura tecnologica e della digitalizzazione di processi. Finalmente lo scorso anno mi sono sentita pronta, allenata, a mettermi in gioco e a confrontarmi con il mercato.»
Hacking Talents è la piattaforma di digitale di matching da te co-fondata come funziona e chi è dedicata?
«Hacking Talents è la piattaforma di matching digitale che permette alle organizzazioni di sviluppare i talenti delle proprie persone in maniera smart, portando un impatto diretto sul well-being. Forniamo alle organizzazioni di medie e grandi dimensioni uno strumento scalabile e personalizzato per supportare l’evoluzione delle human skills dei collaboratori. Creiamo match interni ed esterni per mettere in contatto le persone, abbattere i silos, ed apprendere da conversazioni di valore. Operiamo nell’ambito della sostenibilità people e siamo nate come startup innovativa benefit.»
Diversity & Inclusion: a che punto siamo in Italia e quanto ancora c’è da fare?
«In Italia oggi fatichiamo ancora molto a creare dei processi sostenibili legati all’inclusione delle diversità. Questa capacità farebbe la differenza sulla capacità produttiva del paese, purtroppo manca la cultura relativa a questo tema che è molto tecnico. Sicuramente le diversità che mi stanno più a cuore sono quelle di genere e di età: siamo un paese che ha bisogno di supportare i giovani e le donne dove c’è sicuramente bisogno di implementare processi strutturali ma anche di tanta energia e motivazione, questi sono i due ingredienti che integriamo alla base di ogni prodotto di Hacking Talents.»
Grazie Federica!
Gloria Chiocci