Cosimo Palopoli, 28 anni è originario della Romania ma come spesso ripete “sono stato adottato con Amore”. Dopo una laurea in Tecnologie Alimentari all’Università degli Studi di Firenze e una in Scienze e Tecnologie Alimentari, in Università Cattolica Cosimo ha fondato IUV, una Startup orientata alla Ricerca e allo Sviluppo di Soluzioni di Confezionamento Plastic-free
e di Rivestimenti Edibili per prodotti alimentari freschi attraverso «Naturameri» Biodegradabili. Famosissime in questo anno sono diventate le Etichette da Fiore: all’interno del cartellino del prodotto dei semi di fiore che hanno l’obiettivo di coinvolgere il consumatore e renderlo parte attiva del cambiamento, attraverso la concretezza delle sue azioni: coltivare fiori e dare nuova vita. Andiamo a conoscere la storia di Cosimo!
Plastic-free e Rivestimenti Edibili per Prodotti Alimentari freschi come nasce l’idea?
«L’idea di questa soluzione innovativa nasce ai tempi del liceo, nel 2011, durante una lezione di Business English, dove si parlava di perdite e sprechi alimentari, analizzando i dati del rapporto FAO. Allora pensai: perché non valorizzare gli scarti per realizzare qualcosa di buono? Da lì in poi ho seguito un percorso di studi che mi ha sensibilizzato sulla tematica, Scienze e Tecnologie Alimentari, che mi ha fornito gli strumenti necessari per elaborare formule e brevetti.»
Cosimo quale percorso hai svolto per metterla a terra?
«Non è stato facile fare ricerca privata e in investire al di fuori del mondo accademico. Per il primo anno, 2018, quando ero un neolaureato e maturavo l’idea del progetto “columbus’ egg” ho sfruttato un piccolo spazio di casa, un tavolo da 1 metro per 2, in cui ho sperimentato, testato e validato la mia idea. Dopodiché è stato cruciale ASTER, ad aggi ART-ER e l’incubazione in Romagna Tech, grazie al Premio Gaetano Marzotto. E in aggiunta sono state fondamentali le esperienze in Silicon Valley e in Giappone, che mi hanno consentito di concretizzare un’impresa e un prodotto, ancora in evoluzione e in fase di perfezionamento.»
Startup e sostenibilità un consiglio ai giovani che desiderano intraprendere questa strada?
«Lasciate perdere! Scherzo… Il percorso è complesso e pieno di ostacoli. Specie se si decide di farlo in Italia, e nel segmento Green Tech / Agro-Food Tech. Bisogna essere consapevoli che i sacrifici sono moltissimi, poiché si lavora senza orario e senza capitali. E non solo… è necessario circondarsi di persone che credano fino in fondo in un progetto di innovazione, estrema, e ai limiti della scalabilità. Il mio consiglio? Esaminate con criticità la vostra idea e andare avanti consapevoli delle difficoltà.»
Grazie Cosimo!
Gloria Chiocci