Lorenzo Ferrari, 23 anni è un Milanese doc. Da sempre appassionato di comunicazione dopo il diploma in informatica ha frequentato il corso di Relazioni Pubbliche e Comunicazione di Impresa e in quegli stessi anni è sbarcato sui social e in particolare su Linkedin ottenendo un grandissimo successo. Andiamo a conoscere insieme la storia di Lorenzo!
Lorenzo sei uno degli under 25 più seguiti di LinkedIn in Italia com’è nato il tuo percorso?
«Posso dire di essere l’unico under 25 più seguito di questo social in Italia e forse anche under 30. Non è ufficiale, ancora, ma basta guardarsi attorno e fare un po’ di ricerca tra i profili seguiti per rendersene conto e devo dire che è una cosa bellissima. Non per la fama, intendiamoci, non sono un personaggio pubblico ma piuttosto per il fatto che ho un seguito per il valore dei contenuti che creo, perché sono interessanti e perché sono utili a chi li legge. Non è forse splendido questo? Cosa si può desiderare di più, se non essere apprezzati per le proprie competenze e riuscire anche a valorizzarle attraverso un social network? Ecco perché amo Linkedin come nessun altro social network.»
Quanto la conoscenza e l’uso costruttivo e formativo di questo social hanno influenzato il tuo percorso di carriera?
«Tantissimo. Usare questo social ha completamente cambiato la mia vita professionale e, dunque, quella privata e personale. O meglio, ha contribuito in grossa parte ma solo perché ho saputo utilizzarlo. Ho la grande fortuna di essere uno smanettone quindi è stato semplice capirne il funzionamento, il resto lo ha fatto la passione per ciò di cui parlo e l’ingenuità iniziale che mi ha portato a pubblicare quel primo post, a settembre 2019, e quel secondo il giorno dopo e così via fino a ieri e oggi. Ogni giorno dell’anno, festività incluse. Alla fine è anche da questo che è nata la mia azienda: smarTalks. Mi è tornato utile, posso dirlo.»
Su due piedi! Cosa consiglieresti oggi a un tuo coetaneo per distinguersi e trasformare una sua passione in una professione?
«Domanda difficile a cui tutti rispondono sempre in modo troppo semplice. Consiglierei sicuramente di seguire la propria passione e di raccontarla, dopodiché consiglierei anche di capire come farlo in modo unico rispetto agli altri che già lo fanno. Sembra una banalità ma spesso noi passiamo dall’idea all’azione, ossia l’esecuzione, tralasciando queste domande intermedie fondamentali ed è proprio per questa fretta che startup, aziende ma anche persone poi rimangono fregati: perch mancano le fondamenta!»
Grazie Lorenzo!
Gloria Chiocci