Pessoa Luna Park Napoli

Pessoa Luna Park: “Abbiamo scelto di ridare vita agli spazi dimenticati della città trasformandoli in un uno strambo luna park artistico”

Il direttivo di Pessoa Luna Park è un gruppo di sette menti creative under 35 che si uniscono per portare il pubblico in un’avventura emozionante. Ciò che li rende speciali è la loro diversità: sei ragazze e un ragazzo lavorano insieme per offrire una prospettiva unica. Radicati nella vibrante regione campana, il team proviene da una varietà di luoghi, da Napoli a Salerno e persino dall’Irpinia.

Oltre alle differenze geografiche, il direttivo di Pessoa Luna Park brilla per la sua varietà di background formativi. Con formazioni multidisciplinari che spaziano dalla Giurisprudenza alla Filosofia, dall’Informatica all’Economia, sono pronti a esplorare il mondo con una lente critica e creativa. Siete invitati a unirvi a loro in questa entusiasmante avventura. Restate sintonizzati per scoprire di più sul mondo di Pessoa Luna Park e su come possono esplorare insieme i confini dell’immaginazione e dell’apprendimento ma ora cominciamo dalle origini della storia!

Come nasce l’idea di creare a Napoli il Pessoa Luna Park? Quali sono state le fonti di ispirazione e le motivazioni che hanno portato a questo progetto innovativo?

«Intorno ai vent’anni si inizia a viaggiare da soli, ci si allontana per gli studi, si parte verso mete lontane alla ricerca di ispirazione. Ecco, durante i nostri periodi di studio all’estero o durante i diversi viaggi oltralpe, abbiamo notato che nelle grandi capitali europee che amiamo di più – in particolare Parigi, Londra e Lisbona – stavano nascendo progetti di trasformazione urbana temporanei in spazi abbandonati. Quello che ci ha colpito è stata la temporaneità e la velocità di questo genere di trasformazione urbana. Così, dopo un periodo di studio e dopo una fase intensa di mappatura, abbiamo deciso di dare vita a Pessoa Luna Park: un progetto di trasformazione temporanea degli spazi dimenticati della città in piccole utopie, partendo proprio da Napoli.»

Cosa si può trovare al suo interno e a chi è dedicato il Pessoa Luna Park? Quali sono le principali attrazioni e esperienze che i visitatori possono aspettarsi di trovare all’interno?

«Pessoa Luna Park è un piccolo ecosistema felice – disegnato su misura di Millennial e Gen Z – che trasforma gli spazi dimenticati in piccole utopie. Nel nostro manifesto scriviamo che ci piace allargare lo spazio del possibile attraverso la creatività e superare la divisione tra i saperi con sfrontantezza. Nei nostri progetti il confine tra filosofia, architettura, diritto, arte e gioco è superfluido come l’elio nei palloncini. Chi varca la soglia del portale luminoso del Pessoa Luna Park può mangiare o bere cose super green, partecipare a un workshop sulla realtà aumentata, guardare una stampante che produce i nostri gettoni colorati in tempo reale, assistere a un concerto live o vedere un film indipendente steso su un’aiuola, giocare ad una biliardina in cui una delle due portiere non è più un ometto anonimo, ma Rita Levi Montalcini o Marsha P. Johnson.»

Quale messaggio desiderate trasmettere attraverso il Pessoa Luna Park? Quali emozioni o sensazioni sperate che le persone provino durante la loro visita e come pensate che questo luna park contribuirà alla comunità di Napoli?

«Crediamo che il divertimento non sia una fuga dalla realtà, ma uno strumento strategico per “intrattenere” le persone e per convertire la distrazione dei visitatori in un’esperienza ricca di senso. Il gioco e l’entertainment, se disegnati con maestria, possono diventare esche perfette per attirare l’attenzione di chi attraversa gli spazi che trasformiamo. Abbiamo scelto di ridare vita agli spazi dimenticati della città trasformandoli in un uno strambo luna park artistico perché pensiamo che l’esperienza di gioco sappia veicolare messaggi e affrontare temi complessi in maniera estremamente efficace. Abbiamo dato prova che uno spazio come l’Ex Ospedale Militare di Napoli può cambiare volto nel giro di 3 mesi di attività. Siamo convinte che Pessoa Luna Park abbia dato un bello schiaffo in faccia al disfattismo di cui la nostra città è satura. Si può fare perché l’abbiamo già fatto, si può fare perché la città aveva disperato bisogno di una ventata di freschezza.»

Grazie!

Gloria Chiocci