Filippo Lombardi

Filippo: “Reginae il futuro dell’arte e della cultura attraverso percorsi formativi d’eccellenza”

Filippo Lombardi, 28 anni, originario di Prato, Toscana, dove le radici della sua passione per l’arte e la cultura si sono fuse con l’ambizione imprenditoriale. Ha partecipato alla fondazione di Reginae, una piattaforma dedicata alla definizione e formazione della figura del digital humanities designer, in collaborazione con Ministero della Cultura. Con MetaRinascimento, un affascinante viaggio tridimensionale nelle città d’arte, Reginae si propone di rivoluzionare l’orientamento sulle Digital Humanities, fornendo strumenti avanzati per l’azione promozionale, come big data, social networking e NFT, oltre a creare una connessione digitale più profonda con visitatori e turisti attraverso la realtà virtuale e aumentata. Il programma co-ideato da Filippo, si concretizzerà attraverso un corso unico, caratterizzato da otto weekend in altrettanti musei prestigiosi fra Milano, Roma, Firenze, Napoli, Venezia e Torino. Oggi andiamo a conoscere insieme la storia di Filippo e Reginae.

 

Filippo, come è nata l’idea di creare il percorso formativo Reginae? C’è una storia o un evento specifico che ha ispirato questo progetto?

«Il progetto di Reginae nasce dall’idea di Vincenzo Argante, giornalista professionista ed esperto di Responsabilità d’Impresa e Sostenibilità. Ho avuto il piacere di conoscere Vincenzo durante un evento, a Roma, nel corso del quale è stato premiato per l’impegno profuso in favore dei neet. In quell’occasione, sono rimasto affascinato dalla sua idea di coniugare, tramite Reginae, la promozione del patrimonio artistico e culturale italiano con lo sviluppo digitale, mediante la creazione di un corso nazionale di alta formazione. Pochi mesi dopo, è nata Reginae s.r.l. Società Benefit.»

Filippo, in che modo le esperienze immersive nei musei e le attività formative hanno avuto un impatto positivo sui giovani, influenzando in modo costruttivo la transizione digitale nell’arte e nella cultura? 

«La scelta di coniugare il tech con il mondo dell’arte è oggi – e lo sarà sempre più in futuro – un fattore chiave per far conoscere ai giovani il patrimonio artistico italiano. La possibilità di vivere l’arte attraverso un qualsiasi device ha infatti alimentato la curiosità dei giovani, spinti così a scoprire un mondo fino ad ora rimasto perlopiù inesplorato. La crescita esponenziale della tecnologia permetterà di sperimentare realtà ad oggi inimmaginabili e creerà occasioni di sviluppo, sia personali che di business, straordinarie. In questo scenario, la possibilità di contare su un player come Reginae, in grado di offrire percorsi di formazione altamente professionalizzanti, rappresenta un’occasione, per tutto il settore dell’arte e della cultura, di attrarre nuovi talenti e dunque di assicurarsi un futuro florido, sia dal punto di vista economico che della qualità dell’esperienza artistica.» 

Quali sono gli strumenti che mette a disposizione Reginae per promuovere la conoscenza del patrimonio artistico italiano?

«Oltre all’Alta Scuola e al percorso di gamification MetaRinascimento segnalo Scaena. Si tratta, in particolare, di una serie di incontri legati alle tematiche dell’arte e della cultura e delle Digital Humanities, nel corso dei quali interverranno personaggi di rilievo in questi ambiti portando la loro esperienza e la loro vision, attraverso degli speech della durata di un paio di ore circa. L’obiettivo è quello di diffondere la cultura digitale, contrastare la povertà educativa, alimentare nuovi percorsi di occupabilità e contrastare il fenomeno dei neet, grazie ad un’attività di sensibilizzazione ed informazione in materia di arte e cultura.» 

Grazie Filippo!

Gloria Chiocci