Quando ho pensato a un pezzo che parlasse di seconde opportunità e passione ho pensato subito a Luca Mastella, 31 anni founder di Learnn la piattaforma online già definita da molti il “Netflix” del digitale italiano. Luca dopo una carriera nel basket professionale si ritrova per un infortunio a cambiare percorso e carriera. A 23 anni parte per l’estero e inizia a lavorare per grandi aziende in Australia, Filippine e Romania conseguendo anche un master tra Canada, Francia e Sud Corea. Da allora Luca non si è più fermato ha lanciato progetti e co-fondato importanti realtà digitali italiane. Andiamo a conoscerlo meglio!
Parto da una domanda un pò insolita, perché realizzare un progetto così complesso?
“Forse era la cosa di cui avevo bisogno ora! Nel corso della mia vita soprattutto dai 20 ai 30 anni ho affrontato tantissimi cambiamenti e proprio mentre stavo per compiere trent’anni ho sentito il desiderio di creare qualcosa di veramente mio, mettendomi nella condizione di realizzare la cosa più difficile che potessi fare. Questo senso di sfida e di mettermi in competizione costantemente con me stesso l’ho sempre avuto e in gran parte proviene dal mio passato nel mondo del basket professionista.”
Data la tua passione per le sfide, ti chiedo ora di raccontarmi in pochissime parole Learnn il tuo ultimo progetto
“Learnn cerca di supportare la creazione e sviluppo di idee. All’interno della piattaforma e dell’app cerchiamo di proporre all’utente una serie di contenuti relativi all’online marketing, imprenditoria e business. Sono tutte competenze pratiche, sviluppate sul campo da professionisti del settore e rese accessibili.”
Giovani o professionisti qual è il vostro principale pubblico ora?
“Attualmente è di 4500 utenti il 20% sono studenti e il resto freelance, imprenditori o semplicemente persone che vogliono rimanere aggiornate.”
Immagina per un istante di guardare indietro, quale consiglio daresti a Luca di 10 anni fa?
“Mi è successo poco tempo fa mentre stavo registrando un video, mi sono reso conto che stavo parlando a me di 10 anni fa, a un Luca di 21 anni che non aveva trovato ancora la sua strada. Oggi a quel Luca direi di: fare, buttarsi, provare, mettersi in gioco anche quando all’improvviso ti cambiano i piani di vita.”
Tanti giovani ora desiderano avviare un podcast ma non si sentono all’altezza. Uno dei primissimi podcast che ho ascoltato è stata una tua puntata dove raccontavi come hai iniziato, cos’è cambiato da allora?
“All’inizio mi scrivevo ogni singola parola che dovevo pronunciare e poi leggevo quella frase e se non mi piaceva la rifacevo più e più volte e così perdevo tantissimo tempo. Oggi schiaccio il tasto play e non mi fermo mai fino alla fine del video o podcast questo non è perché sono diventato perfetto ma ho semplicemente compreso che erano mie paranoie e che nella maggiorparte dei casi le persone nemmeno se ne rendevano conto. Nei podcast come nei video è importante essere se stessi, con i propri pregi e difetti che nel mio caso è la “Z” e magari sono proprio questi difetti che ti rendono particolare e riconoscibile tra i tanti.”
Per concludere Luca un messaggio che ti piacerebbe lasciare?
“Penso che ognuno di noi sia diverso e non si possa andare a cambiare la sua natura. Una persona introversa non deve provare a diventare estroversa perché magari vede che è una tendenza. Ognuno di noi ha una componente che si può migliorare, proprio per questo è importante che ognuno di noi trovi dentro di sé la passione, è un pò come una scintilla non è facile da trovare ma quando si trova cambierà il resto dei nostri giorni. Io ho avuto la fortuna di scoprire dentro di me due scintille, quella per il basket e quella per il mio lavoro.
Un consiglio che vi do è quello di non fermarvi mai e di cercare fino a quando non troverete la fiamma che cambierà il resto della vostra vita!”
Grazie Luca
Gloria Chiocci