Mauro Musarra, ha 23 anni è nato a Palermo ma fino 18 anni ha vissuto a Caronia, un piccolo paese in provincia di Messina. Dopo il Liceo Scientifico si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico per studiare Ingegneria Fisica, dopo la laurea ha continuato il suo percorso cin un master in Data Science and Engineering. La pandemia ha stoppato le esperienze all’estero, con i suoi compagni hanno unito le forze per realizzare Algor Maps, un’applicazione che permette di creare mappe concettuali in modo automatico. Andiamo a conoscere la loro storia!
Mauro in che modo gli algoritmi di Intelligenza Artificiale possono aumentare la produttività e ridurre le difficoltà?
«L’intelligenza Artificiale nasce con lo scopo di creare algoritmi e macchine in grado di replicare il funzionamento del cervello umano, attraverso l’analisi e l’elaborazione di dati (tanti dati). Ovviamente siamo lontanissimi da un obiettivo simile e il funzionamento di questa tecnologia è del tutto comprensibile e controllabile dall’uomo; l’essere umano ha delle caratteristiche difficilmente replicabili, come la creatività e la capacità di astrazione e molto probabilmente nessuna tecnologia sarà mai in grado di superarlo. Gli algoritmi, invece, si basano esclusivamente su ciò che hanno visto in passato ed estraggono informazioni dai dati che noi gli forniamo, e su questo sono davvero forti!
Grazie all’Intelligenza Artificiale, siamo in grado di analizzare in breve tempo tonnellate di informazioni ed estrarre tutto ciò che ci serve per automatizzare azioni ricorrenti e processi meccanici. Se ci pensiamo, la maggior parte delle nostre azioni quotidiane si basano sull’esperienza e non sulla creatività o sull’astrazione, quindi possono essere facilmente affidate a un algoritmo. Ovviamente ci sarà sempre qualcuno a controllare e monitorare la qualità delle “scelte automatiche”, ma io trovo estremamente affascinante pensare che un giorno potremo utilizzare le nostre risorse in modo realmente utile e non per svolgere azioni meccaniche e ricorrenti.»
Tu e il tuo team siete i creatori di Algor Maps, l’app nata per supportare studenti con dislessia (DSA) in grado di creare mappe concettuali partendo da un testo, come funziona e com’è nata l’idea?
«L’idea è nata durante una challenge proposta dal Politecnico di Torino, in cui il nostro scopo era risolvere un problema concreto utilizzando l’Intelligenza Artificiale. Per capire al meglio quali fossero i problemi delle persone, abbiamo fatto numerosi sondaggi su diversi gruppi Facebook, tra cui quelli che trattano dell’argomento dislessia e, più in generale, di Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Ci sono arrivate tantissime richieste di aiuto relative alla sintesi dei testi e la creazione di mappe concettuali. Ogni giorno, molti studenti si trovano di fronte a numerose difficoltà legate alla lettura ed elaborazione di testi scritti, che potrebbero essere enormemente ridotte se avessero il giusto supporto.
Per questo motivo, abbiamo creato Algor Maps: un’applicazione, compatibile con tutti i dispositivi, che permette di creare mappe concettuali da zero o in modo automatico, grazie ai nostri algoritmi di AI. L’App è ancora in versione beta, quindi presenta qualche difetto, ma speriamo di renderla completa entro la fine di quest’anno.
Per migliorare il nostro prodotto collaboriamo con diverse associazioni nazionali, che analizzano insieme a noi l’aspetto pedagogico ed educativo, in modo da creare un prodotto che non si sostituisca allo studio, ma che possa aiutare tutti gli studenti italiani e non solo chi soffre di disturbi dell’apprendimento.»
Mauro guidi un team di 23enni del Politecnico di Torino quale consiglio ti senti di dare ai tuoi coetanei che desiderano entrare nel mondo dell’intelligenza artificiale?
«Provo a dare dei consigli sulla base di quella che è la mia piccolissima esperienza.
La prima cosa che ho imparato è che qualsiasi innovazione, che sia basata sull’Intelligenza Artificiale o altro, è sempre guidata dalle persone. Le persone, il Team, sono la cosa più importante di qualsiasi progetto. Tutti noi, lavorando giorno dopo giorno e dedicando il nostro tempo allo sviluppo di qualcosa di nuovo, abbiamo contribuito alla nascita di Algor Maps.
In questo bellissimo percorso, è con il team che si condivide gran parte del tempo, lavorando insieme, nei vari meeting online o partecipando ai diversi eventi per startup. Quindi è fondamentale basare tutto su un gruppo solido, con talento, aperto al dialogo, disponibile e con il quale riesci anche a divertirti; fare una startup da soli, oltre a non essere affatto produttivo, non è nemmeno divertente. Dopo 15 ore di lavoro, avere qualcuno con cui analizzare i risultati e festeggiare in caso di notizie positive, è fondamentale.
Io ho la fortuna di avere tutto questo e magari non si tratta nemmeno di fortuna. È una cosa che ho cercato e che ho fortemente voluto, ma non è sicuramente scontata. E quando riesci a costruire qualcosa di simile, a mettere insieme un gruppo con questo talento e queste caratteristiche è più semplice andare nella giusta direzione.»
Grazie Mauro!
Gloria Chiocci