Andrea Pinto, 30 anni è originario di Roma. Con due lauree in Bocconi, un Double Degree in International Management e un Master in Data Science & Machine Learning è oggi uno dei ricercatori di metodi efficienti per strutturare le cartolarizzazioni. In un periodo così particolare insieme a dieci professionisti ha fondato una no-profit per sostenere giovani meritevoli già precedentemente beneficiari di borse di studio. Oggi desidero raccontarvi questa bella storia perché rappresenta a pieno la cultura del give back giovani verso i giovani.
Andrea perché in questo periodo storico avete scelto di fondare una no-profit?
«Vision nasce da una promessa fatta a mio nonno pochi giorni prima di perderlo. La promessa che avrei portato avanti un progetto che aiutasse giovani eccellenti, beneficiari di borse di studio, ad abbattere le barriere sociali e dar voce ai propri sogni. Promessa tanto più attuale e irrinunciabile, data l’instabilità del contesto socio-economico attuale: si stanno accentuando le disuguaglianze che rischiano di sbarrare l’accesso allo studio e di ridurre le opportunità di realizzarsi nel mondo del lavoro ad un numero sempre più significativo di giovani.
Vision è una Associazione di Promozione Sociale fondata da dieci giovani professionisti, un gruppo eterogeneo ed inclusivo di amici che condividono il piacere di promuovere il talento indipendentemente dal contesto in cui cresce, che mettono a disposizione gratuitamente il proprio tempo, le proprie esperienze ed i propri contatti per i giovani Visioners del domani.»
Paidéia è un progetto per favorire il confronto fra studenti meritevoli, beneficiari di borse di studio, e società. Come funziona e quali sono i criteri per prenderne parte?
«Nel 2021, Vision ha lanciato Paidéia, il primo progetto per favorire il confronto tra 30 studenti meritevoli, beneficiari di borse di studio iscritti a lauree magistrali, e società interessate a supportarne lo sviluppo, anche per agevolare il riscatto e l’inclusione sociale. Borsa di studio, esperienze extracurricolari, associazionismo, voglia di ascoltare, umiltà e determinazione a lasciare un impatto sulla società, sono alcuni degli oltre 50 parametri che cerchiamo nei nostri “Visioners”.
Nel corso di 9 mesi, i 30 Visioners esplorano le soft skills chiave per eccellere nelle prime esperienze lavorative – dall’effective communication al team & conflict management – accompagnati da formatori esperti. Inoltre, i CEO ed i Directors delle sette aziende partner (i.e. BCG, HSBC, Santagostino, Bending Spoons, Lundbeck, LinkedIn, Celli Group) li guidano alla comprensione del mondo aziendale in diversi settori, e dell’evoluzione di ruoli e funzioni che in futuro gli stessi Visioners potrebbero ricoprire.»
Giovani e mondo del lavoro, come ottenere il primo impiego?
«Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma per nostra esperienza è fondamentale che uno studente sia in grado di differenziarsi per ambire ad ottenere il lavoro desiderato. Per far ciò, è importante imparare a raccontarsi in maniera da dar voce a tutte le proprie esperienze “fuori dall’aula”, facendo parlare gli eventi che definiscono gli individui per ciò che sono e che sono alla base del loro bagaglio di competenze attuali e potenziali. Insomma, è fondamentale far emergere chiaramente gli elementi differenziali da tutti gli altri! Durante il 1° evento del percorso di Paidéia i Visioners imparano proprio a raccontare la propria storia in modo autentico ed efficace. Per quanto risultati accademici eccellenti siano utili, consigliamo sempre ai nostri Visioners di diversificare il loro CV con esperienze che possano arricchirli umanamente, e che in sede di colloquio faranno la differenza nella selezione tra due candidati ugualmente eccellenti.»
Grazie Andrea!
Gloria Chiocci