Irene Bosi, 30 anni è nata a Bologna, con papà argentino e mamma marchigiana. È riuscita a trasformare una sua passione e lavoro in un vero e proprio stile di vita: yoga, natura, sport, arte e marketing! Andiamo a conoscere la sua di Irene più da vicino!
Nomade digitale e marketing consulting come sei riuscita a inserire tutta la tua vita e lavoro in uno zaino e partire?
«Per me è stato il mix di tre elementi. Il primo è avere consapevolezza su ciò che si vuole dalla vita. Ho sempre desiderato una carriera stimolante senza però rinunciare ad uno stile di vita in cui mi riconosco. Il secondo è l’aver fatto esperienze professionali estremamente formative in aziende leader nei loro settori. Aziende molto tradizionali nell’approccio al lavoro che mi han dato la padronanza degli strumenti che oggi mi consentono di poter svolgere il mio lavoro anche in un contesto decisamente non tradizionale e destrutturato. Il terzo è un briciolo di coraggio e fiducia nel fatto che con tanto impegno si può fare tutto.»
Hai organizzato completamente da remoto Kalemana Festival che si terrà il 16 settembre a Ravenna, cosa ci aspetterà?
«Kalemana Festival è un festival che si svolge in una giornata e che ospita il più grande numero di creators nel mondo wellness e yoga in Italia. In una giornata proponiamo più di 30 attività diverse (da yoga, a workout, a talk sulla salute mentale, sup, e-foil, pole dance, massaggi, tessuti aerei e tantissimo altro) unendo il benessere e lo sport al divertimento il tutto su una spiaggia meravigliosa a Punta Marina (Ravenna). Dietro Kalemana Festival non c’è una grande agenzia di eventi ma due community based business: Yoga Academy e Wearemarketers e questo fa sì che uno dei punti di forza di questo format sia proprio la forza delle community che ne fanno parte. »
Irene quale consiglio ti sentiresti di dare a un giovane che sta cercando la sua strada oggi?
«Di esplorare, senza paura, molteplici contesti e funzioni al fine di acquisire consapevolezza di cosa è più nelle proprie corde sia per interesse che per talento personale. Una volta compreso ciò che appassiona, mettersi nella condizione di imparare dai migliori senza risparmiarsi ed investendo tutte le proprie energie. Qui ci vuole tanto impegno, di modo che l’inevitabile gap di ogni inizio tra ciò che si vuole fare e ciò che si sa fare non assuma mai una dimensione incolmabile. Perché ogni tanto è bello sognare, ma vivere nel mondo dei sogni per poi cadere dal letto tutte le mattine e farsi male non è una situazione piacevole per nessuno.»
Grazie Irene!
Gloria Chiocci