Pinpools: la prima piattaforma indipendente dedicata alla compravendita di prodotti chimici industriali

La storia di questa settimana arriva direttamente dalla Germania. Heribert-Josef e Alexander Lakemeyer sono due fratelli, terminati gli studi in economia e gestione d’impresa nel 2014 decisero di fondare a Dusseldorf la loro prima impresa di materiali plastici.

Dopo alcuni mesi di lavoro, si resero conto che nel mercato dei materiali industriali e della produzione della plastica era difficile comperare e vendere materiali in tempi brevi.

Iniziarono una ricerca e scoprirono che la digitalizzazione del mercato chimico era ancora molto bassa perché le aziende acquistavano dai fornitori in modo “tradizionale” per lo più chiamando o recandosi in sede personalmente. Tutto questo non era funzionale, in quanto questi acquisti potevano essere effettuati comodamente tramite un click.

Iniziarono a sviluppare una soluzione, nel 2016 presentarono Pinpools la prima piattaforma indipendente interamente dedicata alla compravendita di prodotti chimici industriali. Da maggio 2017 è online per prime hanno iniziato a iscriversi le piccole e medie imprese tedesche (la Germania è il più grande mercato d’Europa di prodotti chimici) in seguito la piattaforma si è estesa a Svizzera e Austria. “Attualmente siamo la più grande piattaforma indipendente per prodotti chimici in Europa e dal secondo semestre di questo anno approderemo anche in Cina e India.” Così mi spiega Marcel Bostan  dall’ufficio comunicazione e marketing.

Heribert-Josef e Alexander come funziona la piattaforma?

«È molto semplice, il fornitore o il venditore pubblica un annuncio di un prodotto chimico – come ad esempio il butanolo – se un compratore è interessato contatta direttamente il venditore o l’azienda e inizia la contrattazione – prezzo, modalità di recapito – all’interno della piattaforma. Lo stesso meccanismo funziona anche da parte del compratore, solo che questa volta il compratore inserirà una richiesta all’interno della piattaforma e i venditori faranno delle offerte.»

Ci sono altre piattaforme simili?

«Si, ci sono. Ma sono piattaforme create dalle aziende stesse per commercializzare i propri prodotti a differenza della nostra piattaforma indipendente dove vendiamo a libero mercato.»

Un consiglio da dareste ai giovani che desiderano proporre un’innovazione all’interno di un mercato ancora prevalentemente tradizionale?

«Non mollate mai! È molto difficile iniziare a offrire un servizio nuovo in un settore ancora fortemente tradizionale, dove a capo molto spesso si trovano persone adulte e ancora lontane dal digitale e dalle enormi possibilità di mercato che offre. Per noi è stato molto difficile spiegare i vantaggi che loro stessi avrebbero potuto ricavarne, semplicemente aprendosi a questa nuova frontiera. Continuate sempre a contattarli e fatevi trovare sempre pronti a spiegargli il vostro prodotto.»

Grazie Heribert-Josef e Alexander