Carolina de’ Castiglioni, 26 anni è di Milano dopo il diploma al Liceo Classico e poi alla New York University, dove ha preso una laurea in recitazione e una in filosofia. Carolina ha un’anima internazionale durante il suo percorso ha vissuto in diverse città come: Parigi, Buenos Aires, Ginevra e Harvey Bay in Australia. Oggi è un’attrice e scrittrice e vive tra Milano e New York. Ha vinto cinque premi come migliore attrice in festival di cinematografici e cortometraggi con Barracuda e ha ottenere una borsa di studio per proseguire il suo percorso. Andiamo a conoscerla!
Un cortometraggio per raccontare la storia di un gruppo di rifugiate ucraine come nasce il progetto?
«Sono sempre stata attratta dalle storie ‘di nicchia’, quelle che spesso non vengono raccontate. Dallo scoppio della guerra in Ucraina si è parlato di tutto, ma non della forza delle rifugiate ucraine, costrette ad abbandonare il proprio Paese e re-inventarsi altrove.»
Come l’arte può sensibilizzare su temi così importanti oggi?
«In questo momento storico l’informazione è, pressoché, accessibile a tutti. L’attenzione però è sempre più flebile. Ci focalizziamo su un disastro per un secondo perché, il secondo dopo avviene qualcosa di più interessante. L’arte costringe il pubblico a fermarsi e riflettere per 2 minuti, un cortometraggio, 2 ore, un film, o persino 2 mesi (dipende da quanto veloce si legge). E forse è proprio nel fermarsi che insieme possiamo trovare soluzioni più efficaci ai problemi di oggi (e di domani).»
Un messaggio che ti senti di lasciare a chi ti sta leggendo in questo momento?
«Cerchiamo di coltivare sempre la curiosità e l’empatia. E di andare al cinema un po’ più spesso perché è lì che accade la magia.»
Grazie Carolina!
Gloria Chiocci