Riccardo Piras

Riccardo Piras Digital Product Designer alla LEGO Group®: “Lavorare con i bambini per me è stato il primo passo per capire gli adulti”

Riccardo Piras, 27 anni è originario di Tarquinia dopo la Laurea Triennale in Industrial Design presso l’Università La Sapienza di Roma e la Laurea Magistrale in “IT, Product and UX Design” alla University of Southern Denmark a Kolding in Danimarca, dove è entrato a far parte del programma di eccellenza danese ed ha ottenuto la laurea magistrale con lode oggi vive in Danimarca e lavora per una delle aziende dei sogni che accompagna tutti noi fin da bambini la LEGO Group®. Andiamo a conoscere insieme la storia di Riccardo! 

Riccardo, sei Digital Product Designer alla LEGO Group®, quando hai intrapreso questo percorso? 

«Lavoro alla LEGO Group® da 3 anni e mezzo, dal momento che sono entrato in Azienda durante il primo anno della laurea specialistica in Danimarca. Da lì in poi non mi sono più guardato indietro! Nel mio viaggio all’interno dell’azienda ho ricoperto varie posizioni lavorative nell’ambito della UX/UI Design, una disciplina di cui sono profondamente innamorato. È difficile definire questo ambiente lavorativo in poche parole senza rischiare di essere banale. Il contesto che vivo tutti i giorni è così pieno di talento e competenza che basta saper ascoltare e mettersi in gioco per migliorare ogni giorno. Ogni collega con cui ho parlato, anche solo per un caffè, mi ha dato qualcosa, in un contesto che riesce nell’ambizioso obiettivo di essere un ambiente creativo, aperto, e flessibile, e che fa del rispetto dei propri dipendenti uno dei punti cardine. Per me è una soddisfazione enorme progettare, decidere, migliorare esperienze che coinvolgono milioni di persone ogni giorno.»

Nell’ultimo anno hai applicato gli stessi principi dell’UX Design passando dalla progettazione per bambini a lavorare nel processo produttivo come ci sei riuscito? 

«Rendere le esperienze e i prodotti LEGO Group® intuitivi e allo stesso tempo coinvolgenti per i nostri utenti è un lavoro ambizioso e difficile, ma che regala soddisfazioni enormi. Lavorare con i bambini per me è stato il primo passo per capire gli adulti. La bellezza e la sfida di creare esperienze digitali per loro risiedono nell’eterna ricerca di semplicità e divertimento,  qualcosa che può e deve essere applicato, secondo me, a tutti, anche agli adulti.

Passando dall’ambiente della “Kids Technology” al “Processo produttivo” il mio approccio è rimasto lo stesso: ascoltare e interagire con gli “users” per capire i loro bisogni. Viaggio molto per visitare le nostre fabbriche presenti in tutto il mondo, sono tornato da pochi giorni dal Messico, perché essere vicini a dove le cose accadono è fondamentale, specialmente nell’ambito della UX Design.»  

Da tanti anni vivi all’estero, quale consiglio ti senti di dare ai giovani e giovanissimi che ti
stanno leggendo? 

«Conoscere nuove culture, ambienti lavorativi, persone, è una sfida che ci permette di scoprire sempre qualcosa in più, non solo nel contesto professionale in cui vogliamo crescere, ma anche di noi stessi. Siamo le esperienze che viviamo, e per questo credo che viaggiare sia una necessità. Se posso lasciarvi qualcosa che ho imparato dalla mia esperienza, penso sia proprio questo:
viaggiate, mettetevi alla prova, cercate di conoscere più mondi possibili, e finirete per trovare anche voi stessi, che non è poi quello che tutti vogliamo?»

Grazie Riccardo!

Gloria Chiocci