Alberto Ronco, 31 anni, originario di Bari, la sua storia ha preso una direzione diversa quando ha trascorso gli anni della crescita a Roma, immergendosi nella millenaria storia della Città Eterna e affrontando le sfide quotidiane che essa offre. Negli ultimi due anni, ha fatto un notevole passo verso il Nord, stabilendosi a Milano, la capitale italiana della moda e del design. Questo cambiamento ha portato nuove prospettive e sfide nella sua vita, aprendo nuovi orizzonti. Il suo percorso di formazione inizia con il liceo psico-pedagogico, dove ha iniziato a esplorare le intricazioni della mente umana. Successivamente, ha proseguito con una laurea triennale in Economia presso la Sapienza di Roma, ampliando la sua comprensione del mondo finanziario e degli affari.
La sua sete di apprendimento lo ha spinto ad ulteriori studi, culminando con una laurea specialistica in Economie e Gestione delle Imprese presso la Luiss, con una borsa di studio e un prestigioso voto di 110 e lode. Durante questo percorso, ha concentrato la sua ricerca sul ruolo degli acceleratori di startup nella nascita di aziende born global, scrivendo la tesi presso l’Erasmus University di Rotterdam. Andiamo a conoscere come nasce la startup Trainect!
Il benessere dei dipendenti è diventato un argomento cruciale per le aziende. Come Trainect sta affrontando questa sfida e in che modo la vostra piattaforma aiuta a monitorare e migliorare il benessere dei dipendenti in cinque diverse aree: fisico, mentale, emotivo, sociale e finanziario?
«Trainect supporta le aziende nell’implementazione di programmi di Corporate Wellbeing tramite un’unica piattaforma tecnologica che unisce il benessere fisico, mentale, emotivo, sociale. Nel contesto post-pandemico, è diventato evidente che il benessere personale è imprescindibile dal raggiungimento prestazioni professionali.
La nostra app MyTraienct consente ai dipendenti delle nostre aziende clienti di valutare il proprio stato di benessere e di migliorarlo grazie a contenuti sempre a disposizione – video, podcast e blog – sulle 5 aree di wellbeing curati da esperti del settore e personalizzati in base alle esigenze individuali. Il percorso di miglioramento è stimolato da un meccanismo di gamficato, che utilizza punti, badge e sfide aziendali, rendendo così il prendersi cura del benessere, divertente e collettivo.»
La vostra azienda promuove l’uso di obiettivi chiari e metodologia OKR per migliorare il benessere dei dipendenti. In che modo questa metodologia si integra nel vostro approccio e quali benefici ha portato alle aziende che l’hanno implementata?
«Come qualsiasi piano aziendale, la strategia di Wellbeing richiede una progettazione attenta e una misurazione precisa. Collaborando strettamente con i team HR, plasmiamo percorsi di benessere potenziati dalla nostra app tecnologica e rafforzati dal coinvolgimento di ambassador aziendali e iniziative comunicative mirate.
Attraverso il framework OKR applicato al wellnbeing e l’analisi dati in app forniti dalla nostra Wellbeing Dashboard, possiamo fissare obiettivi chiave sul wellbeing e di monitorare sistematicamente l’impatto delle nostre politiche su individui e organizzazione ed intervenire tempestivamente.»
Trainect mira anche a promuovere il benessere del pianeta. Come funziona il vostro sistema di crediti per incentivare le attività che migliorano il benessere dei dipendenti e supportare progetti di sostenibilità ambientale? Quali sono alcuni esempi concreti di come le aziende possono contribuire positivamente sia al benessere dei dipendenti che all’ambiente attraverso Trainect?
«Trainect si impegna ad elevare la consapevolezza e l’azione per la salute del nostro pianeta attraverso un doppio approccio. Da un lato, incentiviamo l’educazione ambientale tramite la sezione dedicata al benessere sociale nella nostra app, dove ogni utente può approfondire temi come il cambiamento climatico, il turismo sostenibile e le abitudini alimentari eco-compatibili attraverso contenuti forniti da esperti.
Dall’altro lato, lanciamo sfide di benessere, come la gara di passi, i minuti di meditazione o i quiz su vari aspetti del benessere, che portano benefici sociali. Queste attività, realizzate in collaborazione con partner selezionati, includono iniziative come la piantagione di alberi, la raccolta di plastica o le donazioni a enti no profit che supportano lo sport o l’imprenditoria femminile.
Siamo convinti che questo modello circolare possa incrementare il benessere individuale, aziendale e, per certi aspetti, anche quello del pianeta.»
Grazie!
Gloria Chiocci