Diego D’Aquilio racconta Young Platform, la piattaforma tutta italiana per lo scambio di criptovalute

Diego D’Aquilio ha 35 anni ed è originario di Torino. Da febbraio di quest’anno si è unito a Young Platform, startup FinTech con sedi a Torino, Londra e Tallinn che sta per lanciare sul mercato una nuova piattaforma per lo scambio di criptovalute (come bitcoin ed ethereum) e che ha da poco concluso una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma inglese Seedrs, raccogliendo oltre 787.000 Euro da 751 investitori italiani ed internazionali. Andiamo a conoscerlo!

Quando nasce Young Platform?

«Il progetto Young nasce nel 2018 da 6 studenti del primo anno di Informatica dell’Università di Torino: Andrea Ferrero, Alexandru Stefan Gheban, Samuele Raimondo, Andrea Carollo, Marco Ciarmoli e Daniele Rinaldi. I 6 fondatori avevano cominciato a usare bitcoin già nel 2013: più entravano nei meccanismi di questa nuova tecnologia, più si rendevano conto che si trattava di una vera e propria rivoluzione, paragonabile a quella rappresentata da internet.

Tuttavia la compravendita di queste nuove valute digitali (come ad esempio bitcoin ed ethereum) non era un processo semplice ed immediato: occorrevano molti passaggi e le piattaforme allora sul presenti sul mercato erano pensate e realizzate per trader professionisti o comunque appassionati del settore. Da queste problematiche nasce l’idea di creare una nuova piattaforma semplice ed intuitiva che potesse rendere finalmente possibile in pochi passaggi acquistare e vendere le principali criptovalute. Siamo nel giugno del 2018 e i fondatori, dopo aver ricevuto un primo investimento da parte di un business angel, decidono di iniziare questo nuovo viaggio che li porterà in pochi mesi a passare dai banchi dell’università ad essere imprenditori!»

Cosa differenzia Young Platform dagli altri exchange presenti sul mercato?

«Per cercare differenziarci dalla concorrenza e per realizzare l’ambiziosa mission di rendere accessibile a tutti il mercato delle criptovalute, abbiamo deciso di creare un vero e proprio ecosistema di prodotti: Stepdrop, la prima app dedicata all’education su crypto e blockchain, Young Platform e Young Platform Pro, le due piattaforme di trading, vero e proprio cuore del progetto.

Stepdrop, lanciata a gennaio 2019, ha già ottenuto oltre 100.000 download e ci ha consentito di creare una forte community a livello italiano che ci ha supportato in questi mesi e che è stata la base del successo della campagna di crowdfunding su Seedrs. Nello specifico, si tratta di un’app pensata per coloro che decidono di approcciarsi per la prima volta a questo mondo e che potranno così formarsi per poter essere in grado di fare la loro prima transazione sui nostri exchange, entrambi disponibili sul mercato entro la fine dell’anno.»

Quando ti sei unito al progetto Young Platform? Cosa ti ha spinto?

«Ho conosciuto il team nell’ottobre del 2018 e mi sono ufficialmente unito al progetto a febbraio di quest’anno. Tra le varie attività, da anni faccio anche il mentor di startup per programmi internazionali (quali European Innovation Academy, Startupbootcamp e Founder Institute) ed in tutto questo tempo non mi era mai capitato di vedere un team con queste potenzialità e dei ragazzi così capaci e focalizzati sul raggiungimento dei loro obiettivi.

Basti pensare che la nostra startup in poco più di un anno e mezzo di vita ha visto il team passare da 6 a 18 persone full-time, aprire 3 sedi (oltre all’headquarters di Torino presso l’incubatore del Politecnico di Torino, una sede a Londra presso il Level39 – uno degli hub FinTech più importanti del mondo che ospita realtà come Revolut – e una a Tallinn in Estonia), lanciare 3 prodotti (Stepdrop e i 2 exchange) e concludere 3 aumenti di capitale (di cui l’ultimo attraverso la campagna di equity crowdfunding su Seedrs).»

Prima di unirti a Young Platform, di cosa ti sei occupato?

«Dopo un periodo a Londra nel quale ho fondato una startup FinTech e dopo essere tornato in Italia come consulente, ho capito che era arrivato il momento di cambiare.

Da anni seguo il mercato crypto con interesse: ho acquistato il mio primo bitcoin nel 2014 per partecipare alla ICO (Initial Coin Offering) di Ethereum e da allora mi sono avvicinato sempre di più a questo mondo. Venendo dalla “finanza tradizionale”, avevo inizialmente sottovalutato il fenomeno bitcoin ma dal 2014 ho completamente ribaltato la mia visione.

In questi anni ho svolto inoltro attività di Investment Advisor per alcuni Family Office che volevano diversificare il portafoglio di alcuni loro clienti investendo in questa nuova asset class, a dimostrazione del fatto che ormai sempre più soggetti istituzionali si stanno (finalmente) avvicinando al nostro settore.»

Criptovalute: cosa sono?

«Le criptomonete sono delle valute digitali, ovvero una forma di valore monetario globale che non ha bisogno di una banca o un governo per verificare la validità delle transazioni perché si fondano sulla tecnologia blockchain.

La grande rivoluzione democratica di queste monete consiste nel fatto che a sostenere l’intera infrastruttura non è più un ente centrale, ma i server degli utenti che in quel momento sono connessi tra loro. Il compito di verifica è affidato alla comunità e alla crittografia, che certifica l’inalterabilità dei dati e la loro veridicità. Per questo pensiamo che le criptovalute rappresentino il futuro.

Young Platform nasce quindi come strumento per una nuova generazione di investitori che vogliono avere accesso a questa nuova rivoluzione e la possibilità di crearsi la propria libertà finanziaria

Cosa presenterete al Web Summit di Lisbona di novembre?

«Come ti dicevo, dopo aver lanciato con successo il nostro primo prodotto Stepdrop, è arrivato il momento di dare la possibilità ai nostri utenti di poter iniziare a comprare e vendere criptovalute. Nel corso del Web Summit di Lisbona di novembre, una delle più importanti fiere internazionali dedicate a startup e tech, Young Platform presenterà il suo exchange, il cuore del nostro progetto. Si tratta di una piattaforma pensata con la facilità di utilizzo al centro, grazie alla quale sarà possibile in pochi passaggi comprare bitcoin ed altre criptovalute direttamente in Euro. Il Web Summit riunisce persone e aziende che ridefiniscono il settore tecnologico globale ed è per questo che il nostro prodotto di punta verrà lanciato in questa occasione.

I prossimi due mesi saranno per noi molto intensi: oltre al Web Summit, il 14 novembre saremo infatti presenti al Crypto Coinference mentre il 21 e 22 dello stesso mese saremo a Helsinki per lo Slush. A dicembre, in occasione del SIOS 2019 a Milano, presenteremo invece la versione Pro del nostro exchange, dedicato ai trader più avanzati.»

Giovani e criptovalute, consigli e un messaggio.

«Oggi siamo in una fase di mercato paragonabile a quella di internet prima della bolla dot-com: tutti sappiamo che la tecnologia blockchain e le criptovalute rappresentano il futuro ma al tempo stesso vi sono moltissimi progetti che non sopravviveranno. Le equivalenti delle Amazon e Google del mondo crypto sono però già in mezzo a noi.

Per individuarle ed evitare invece le pets.com occorre informarsi e documentarsi prima di investire: in rete sono ormai disponibili moltissimi strumenti che consentono di farlo in modo autonomo e gratuito.

Personalmente ritengo ormai fondamentale diversificare una parte del proprio portafoglio in questa nuova asset class che potrebbe rappresentare, soprattutto per i più giovani, un’interessante opportunità per il proprio futuro. Il tutto deve però essere fatto in modo consapevole, rispettando sempre la prima regola di qualsiasi investimento ad alto rischio: non investire mai più di quanto si è disposti a perdere!»

Grazie Diego!

Gloria Chiocci